Nel terzo film Terminator 3: Rise of the Machines (2003) il personaggio di Sarah Connor non compare, ma la sua presenza è molto chiara in una scena particolare del film. La storia è ambientata dieci anni dopo T2. John Connor, ormai ventenne, cerca di sopravvivere vivendo come uno sbandato senza meta per non farsi trovare da eventuali altri Terminator mandati dal futuro. Uno però riesce a trovarlo, un nuovo modello T-X che assume forme femminili e che rende obsoleti il modello T-800, sempre interpretato da Schwartzenegger, anche lui di nuovo nel passato per proteggere John Connor.Scopriamo nel corso della storia che il T-800 è stato programmato da Kate Brewster, la moglie di John Connor e suo luogotenente, ma i due non si conoscono ancora e si incontrano in questo film. Kate è la figlia di un militare che ha un ruolo fondamentale nella realizzazione di Skynet. Apprendiamo anche, con grande tristezza, che Sarah Connor è morta di leucemia nel 1997 e che John la segue molto presto tanto che la Kate del futuro rimane da sola a guidare la resistenza.La scena in cui si parla di Sarah Connor vede i protagonisti recarsi alla sua tomba guidati dal T-800, che inaspettatamente con un pugno sfonda la lapide, un gesto scioccante per John e Kate, ma presto ne capiscono il significato. Sarah Connor in realtà si è fatta cremare e le sue ceneri disperse al vento; nella sua bara ha fatto mettere armi e munizioni da usare nelle emergenze. La madre leggendaria rivela ancora una volta tutta la sua abnegazione verso la causa sacrificando la sua “pace eterna” per aiutare il figlio e il suo gruppo. Una guerrigliera fin nel midollo che non si smentisce neanche oltre la tomba.Gli altri due personaggi femminili della serie non sono così interessanti come avrebbero potuto essere. La nuova Terminatrix modello T-X è semplicemente un Terminator con sembianze di donna, dove però il genere maschile o femminile non ha alcuna rilevanza perché i Terminator sono tutti uguali costruiti in serie, come vedremo poi nel quarto film, per cui la T-X si comporta esattamente come da programmazione e mostrarsi donna le serve solo per migliorare le sue possibilità di arrivare al bersaglio.
L'altra donna del film è Kate Brewster, interpretata qui da Claire Danes, che, ci viene rivelato dal T-800, è il comandante in seconda della resistenza, oltre ad essere la moglie di John Connor, ma dopo la morte del marito sarà lei da sola a guidare la resistenza. Questo implica che il T-800 per esempio può ricevere ordini solo da lei perché è stata lei a riprogrammarlo e a mandarlo nel passato; inoltre la sua importanza come capo della resistenza è superiore a quella di moglie, dato che il T-800 rivela l'esistenza del loro legame coniugale quasi come in un ripensamento. In una scena John Connor le dice di ricordarle molto sua madre e in questo modo quasi le passa il testimone della guida della resistenza. Anche se la cosa può sembrare positiva, in realtà queste donne combattono in assenza di un uomo, Sarah Connor perché Kyle Reese era morto e il figlio era troppo giovane, Kate Brewster perché John Connor è morto e mentre era vivo si limitava a tenere la seconda posizione. Si tratta di un cliché cinematografico secondo cui se una donna forte e anti-conformista non si adegua all'immagine tradizionale della donna nella società patriarcale, allora deve morire. Inoltre accanto a una donna forte non può esserci un uomo forte, quindi uno dei due deve morire e una donna forte può esprimersi e
realizzarsi solo in assenza di un uomo forte. Non c'è mai una collaborazione, un rapporto paritario. Un cliché nato già ai tempi dei film noir.
Lo stesso accade nel quarto film Terminator Salvation (2009), in cui Kate Brewster ripercorre lo stesso sviluppo di Sarah Connor. Il personaggio è chiaramente incinta e per tutto il film rimane in disparte, a fianco del suo compagno John Connor nei momenti tra una missione e l'altra, ma comunque sempre in una posizione subordinata di mogliettina che aspetta con ansia il ritorno dell'eroe. Dov'è il secondo in comando citato nel terzo film? Completamente sparita. Siamo tornati alla funzione riproduttiva che aveva Sarah Connor nel primo film, abbiamo ripercorso l'intero cerchio e siamo tornati al punto di partenza. Questa scelta, però, sembra una regressione, una cosa molto negativa considerando che il film manca di cuore. La trama è molto semplice. John Connor non è il capo della resistenza ma semplicemente una guida carismatica che cerca di mantenere la speranza nella gente con le sue trasmissioni radio. Non sappiamo se per sua scelta o a causa delle circostanze Connor vola basso nella resistenza, i veri capi si trovano su un sommergibile in continuo movimento e anche lui come tutti gli altri è una pedina nel grande gioco della strategia. Marcus, interpretato dal solito “faccia di legno” Sam Worthington, non sa di essere un organismo cibernetico, si risveglia all'improvviso e comincia a girovagare in cerca di spiegazioni. Scopre del Giorno del Giudizio in cui le macchine hanno distrutto buona parte dell'umanità e si aggrega a un gruppo di superstiti di cui fa parte un giovanissimo Kyle Reese e una bambina muta. Reese e la bambina vengono catturati dalle macchine e Reese viene riconosciuto e imprigionato separatamente.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID