E se dietro il genio di Blade Runner si nascondesse un'arzilla vecchietta? È la rivelazione che si cela dietro le parole di Gérard Depardieu: “La madre di Ridley Scott ha 101 anni e comanda i figli a bacchetta, quasi quasi è lei che fa i film”. È una delle tante battute che la star francese, acclamatissima, ha regalato – in questo caso in conferenza stampa – nel corso del Festival Lumière di Lione dove ha ricevuto il premio omonimo (Lumière, non Depardieu, per intenderci) sabato scorso.

Il festival, che si è svolto dal 3 al 9 ottobre, è stato come al solito un tripudio di film, nomi, appuntamenti, mostre, aperitivi, grandi premi e cotillons, ma quest'anno, per gli appassionati di fantascienza – e di fantastico in generale – è risultato particolarmente appetibile. Due le peculiarità: la Notte della Fantascienza e la presenza di Roger Corman.

Durante la Notte della Fantascienza, venerdì 7, i fan hanno potuto (ri)vedere, dalle 20.45 alle 6 del mattino, cinque classici del genere, a coprire oltre un secolo di cinema: la versione a colori di Viaggio nella luna di George Méliès (1902, 2011 per la versione restaurata), Soylent Green (1973), District 9 (2009), L'uomo che visse nel futuro (1960) e 2001: Odissea nello spazio (1968). Il tutto, nella grandiosa cornice della Halle Tony Garnier, 5 mila posti (4 mila i presenti alla nottata, secondo gli organizzatori), solitamente usata per i concerti. Alla fine, colazione gratis (giusto una brioche e un succo d'arancia, per la verità, non esageriamo), e poi tutti a nanna.

Roger Corman è stato invece il protagonista di una serata in cui ha presentato un documentario a lui dedicato girato dalla regista Usa Alex Stapleton, Corman’s World: Exploits of a Hollywood Rebel. L'ottantacinquenne, prolificissimo cineasta, ha confermato che non tornerà alla regia. “Non c'è nulla di certo, ma è poco probabile”, ha detto. Ad oggi, il vecchio ribelle famoso per la sua capacità di realizzare nel giro di tre giorni un lungometraggio con un budget da fame per un successo immediato, ha girato 57 film, per poi, nel 1970, fondare il suo studio, New World, attraverso il quale ha finora prodotto quasi 400 pellicole. Il festival, però, ha messo in scena solo Il massacro del giorno di San Valentino, ignorando completamente tutta quella popolazione di mostri affamati di ragazze discinte, giovani ribelli, gang di motociclisti drogati, per cui si è guadagnato il titolo di re dei B movies.

Intanto, nel week-end il vento della fantascienza soffiava anche oltre Manica. A Londra, nel caratteristico quartiere di Camden Town, si svolgeva il Sci-Fi London Film Festival. Anche qui, sabato, i fan si sono goduti una nottata fantascientifica, ma su tutt'altro tono: l'MST3K All Nighter è stato definito dagli organizzatori stessi come un momento per “stare con gente come voi che provano un intenso piacere nel guardare i film peggiori del mondo”. Una presentazione che non richiede ulteriori dettagli, ma se qualcuno fosse davvero curioso di saperne di più, vi rimandiamo alla pagina dell'evento. In alternativa, era possibile assistere alla nottata Anime, stessi orari.

Nottate che sono state però evidentemente solo una parte del festival, in cui sono stati proiettati alcuni film recenti, non ancora approdati nelle sale italiane (ammesso che ci approdino prima o poi): Fase 7 di Nicolás Goldbart (Argentina, 2011); The Divide di Xavier Gens (Germania/Usa/Canada, 2011); Another Earth di Mike Cahill (Usa, 2011); De día y de noche di Alejandro Molina (Messico, 2010); Helldriver di Yoshihiro Nishimura (Giappone, 2010); Angels & Airwaves Love (Usa, 2011). Il tutto introdotto, venerdì, da un esilarante spettacolo di cabaret geek in cui Star Wars – e le battutacce sui prequel, Lucas te le sei cercate – l'ha fatta da padrone. Ma anche in cui abbiamo imparato una grande verità: in fondo, geek vuol dire semplicemente che sei un appassionato di qualcosa: se sai tutto sulle partite di calcio, sei un geek del pallone, se conosci mille modi di preparare un piatto sei un geek della cucina, se hai tutti i cartoni animati Disney e hai 50 anni... be', sei un pedofilo.