Correva l'anno 1985 quando su Urania apparve un romanzo molto particolare, scritto da Jacques Spitz, un autore pressoché sconosciuto dalle nostre parti. Ingegnere per studi ma letterato per vocazione, Spitz è interessato, più che agli aspetti tecnologici, ai risvolti umani delle sue improbabili congetture, e i due romanzi contenuti nel volume di Urania Collezione ne sono la dimostrazione.
L'occhio del purgatorio è una storia che non lascia indifferenti, estremamente originale. Nel suo assunto ci precipita in un abisso di solitudine estrema, in un viaggio verso il futuro molto particolare. Il secondo romanzo è Le mosche, storia della tragicomica battaglia dell'umanità contro un nemico inaspettato e trascurato, ma deciso e determinato a guadagnare il predominio.
L'autore. Jacques Spitz (Nemours oggi Ghàzaouet, Algeria, 1896 – Parigi 1963) ha dato alla fantascienza francese alcuni capolavori intrisi di una visione sconsolata ma beffarda della condizione umana, e soprattutto dotati di un’autentica apertura sul mistero. Di suo le collane Urania hanno già pubblicato, oltre a L’occhio del purgatorio (1945), il volume doppio Incubi perfetti (1938) e Segnali dal sole (1943).
La quarta di copertina. Questa è una strana storia anche per una collana come Urania, che di storie strane ne ha pubblicate tante. Ne è autore uno scrittore francese morto nel 1963, che visse a Parigi, solo e ignorato, senza mai leggere un libro di fantascienza. I suoi maestri furono Kant e Valéry, e si sa che ebbe una predilezione per Pirandello, ma che la sua opera, rimasta del resto sempre ai margini della fama, fu soprattutto influenzata dal surrealismo. Nel 1945 pubblicò senza alcun successo questo L'occhio del purgatorio, una macabra, rigorosa, progressiva allucinazione che comincia da un casuale incontro sul boulevard con un vecchio in bombetta e procede, si gonfia, dilaga in una inversione temporale di straordinario effetto…
Carlo Fruttero & Franco Lucentini
Jacques Spitz, L'occhio del purgatorio (L'oeil du Purgatoir, 1945) traduzione di Bianca Russo e Giuseppe Lippi, Mondadori, collana Urania Collezione 105, pagine 294, euro 5,50
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