Ci anticipi quali sono i titoli che vedremo nei prossimi mesi pubblicati?
A ottobre festeggiamo il cinquantesimo numero con Il ciclo vitale degli oggetti software di quello che a mio avviso è uno dei più grandi talenti della fantascienza moderna, Ted Chiang. L’uomo che ha al suo attivo più premi che racconti. Quattro Nebula e quattro Hugo, più altri premi minori, e solo una dozzina di racconti scritti. E anche questo romanzo breve, premio Hugo a sua volta, è straordinario. A novembre esce la riedizione di La Trilogia Steampunk dell’amico Paul Di Filippo, che molti considerano uno degli autori più originali e creativi di questi anni. Paul è anche su Robot 64 (in uscita a ottobre) con un bellissimo raccontino, e lo ritroveremo in maggio con La principessa della giungla lineare, seguito del più “vanciano” (nel senso di Jack Vance) dei suoi romanzi, Un anno nella città lineare. A febbraio il bellissimo romanzo breve di Cory Doctorow Dopo l’assedio, a marzo un finalista all’Hugo, Il sultano delle nuvole di Geoffrey A. Landis, autore che abbiamo conosciuto un paio d’anni fa ospite a Fiuggi. E poi ad aprile un grande classico mai arrivato in libreria, Effetto valanga di Mack Reynolds, che descrive - anche se in tono ironico e a suo modo godibilissimo - il crollo dell’economia mondiale. Un tema che purtroppo ora come ora è attualissimo: magari per quando uscirà non sarà più così attuale. Speriamo. Dubitiamo. Sono tutti, a mio avviso ottimi testi, e se l’editore di questo sito me lo consente (sì me lo consento; ok, grazie: -) ) aggiungo anche una piccola nota commerciale: con le nuove leggi in vigore da settembre non è più possibile acquistare libri nuovi con sconti superiori al 15%. Ma questo non vale per gli abbonamenti: abbonandosi a Odissea, per esempio per sei numeri, si risparmia oltre il 30% del prezzo di copertina e non si pagano spese postali. Vale la pena farci un pensierino?
Odissea fantascienza si è caratterizzata anche per aver pubblicato tutti i premi Hugo e Nebula, ma anche molti finalisti. Inoltre, la scelta delle opere è stata molto varia: avete pubblicato praticamente tutte “i sottogeneri” della science fiction, dalla space opera al postumanismo. Continuerai su questa strada, o hai in mente di esplorare nuove strade?
Entrambe le risposte. Penso che una collana debba essere abbastanza varia per soddisfare tutti i tipi di lettori. Ma proveremo anche nuove strade, faremo anche volumi con un formato e una grafica diversa. Lo so, i collezionisti che amano vedere tutti i libri allineati sullo scaffale mi odieranno per questo, ma sono tentativi che dobbiamo fare. Il motivo l’ho spiegato all’inizio. Non posso ancora dare dettagli sui titoli, ma avremo occasione di parlarne in futuro.
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