Immaginarsi il futuro per conto del principale produttore di chip al mondo. Un’occasione di visibilità per chi scrive di fantascienza, un’ottima pubblicità per Intel. È nata così l’antologia di racconti The Tomorrow Project, il cui obiettivo è da una parte catturare l’immaginazione del pubblico sulla ricerca e sulle attività dell’azienda americana, dall’altra offrire qualche buono spunto sul nostro futuro.
Brian David Johnson, curatore dell’opera nonché dipendente Intel (con una carica chilometrica: futurist and director, future casting, Interactions and Experience Research), spiega che le storie "costituiscono una possibilità per gettare uno sguardo su possibilità future, proprio come facciamo noi, quando sviluppiamo le nostre tecnologie. Ogni racconto è come una conversazione su ciò che ci aspetta, un modo per esplorare le opportunità e i pericoli di un futuro che non è ancora deciso, ma che si avvicina ogni giorno di più. E la fantascienza si occupa proprio di questo: ragionare sulle conseguenze delle tecnologie future sulle persone che effettivamente le potranno usare". Visto dal punto di vista delle logiche marketing, sempre secondo Johnson, questa sarebbe anche un’operazione di future casting, ovvero il tentativo di determinare il futuro delle tecnologie, piuttosto che subire i capricci del mercato.
Sarà. Ciò che comunque interessa di più gli appassionati di fantascienza è il risultato finale. Premessa: non c’è traccia del racconto di Cory Doctorow, promesso sul sito. Detto questo, sono quattro i racconti pubblicati, tutti firmati da autori forse non di primissimo piano, ma comunque interessanti. Last day of work di Douglas Rushkoff racconta la storia del dottor Leon Spiegel, l’ultimo essere umano che ancora lavora. Rushkoff, americano classe 1961, è un teorico dei media vicino alla cultura cyberpunk, noto soprattutto per il saggio saggio Cyberia (1994) che ha per oggetto – manco a dirlo – un magico trittico: tecnologia, droghe e sottoculture.
Poi c’è The Mercy Dash di Ray Hammond, il racconto di una coppia che si trova a correre contro il tempo e la tecnologia per salvare la vita a una persona cara. Hammond, inglese e professore a Oxford, è autore di quattro romanzi di fantascienza (l’ultimo, The Black Hole, è del 2009) e futurologo. Fra i suoi saggi The Modern Frankenstein (1986), dove introducono i temi della tecnologia genetica, la clonazione e il diffondersi su larga scala di macchine intelligenti.
In The Drop di Scarlett Thomas, autrice inglese con vari romanzi all’attivo (l'ultimo dei quali è Il nostro tragico universo, pubblicato in Italia da Newton Compton), si racconta di una famiglia del futuro che assomiglia molto a una famiglia del presente, se non fosse per una serie di sottili differenze determinate dai modi in cui la tecnologia si è introdotta nelle loro vite. Infine The Blink of an Eye di Markus Heitz, dove si racconta di come i nostri desideri possono scontrarsi con la spinta, tutta umana, a costruire un futuro migliore, facendolo deviare verso esiti imprevisti e forse non voluti. Heitz, tedesco, è senza dubbio il più noto del gruppo, almeno in italia, anche se più in ambito fantasy come autore della serie Terra Nascosta.
The Tomorrow Project è disponibile gratuitamente per il download al link nelle Risorse in rete. Il testo è inglese. Buona lettura!
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