Starman Jones è un "juvenilia", una storia scritta per un pubblico adolescente, ma Robert Anson Heinlein difficilmente scrive cose banali: dietro una trama apparentemente semplice si nasconde un romanzo appassionante, che si legge d'un fiato. Tipica storia di crescita, Starman Jones ha per protagonista un giovane capace ma ingenuo, che lungo lo svolgersi della vicenda imparerà che le cose non sono mai semplici, che ci vuole coraggio e determinazione per capire come gira il mondo e perché gira così.
L’autore. Robert A. Heinlein (1907-1988) è autore di romanzi e racconti che si inquadrano in una complessa storia futura, da Requiem a La luna è una severa maestra, da Universo (1941) ai Figli di Matusalemme (Methuselah’s Children, 1941). Al cinema ha fornito la sceneggiatura di Destinazione Luna (1950) e il soggetto di due adattamenti postumi dei suoi celebri romanzi: Il terrore dalla sesta luna (1994) e Fanteria dello spazio (1997).
La quarta di copertina. Quando il giovane Max Jones - lo starman del titolo - resta orfano del padre, decide di lasciare i monti Ozark e di studiare il manuale di astrogazione lasciato dallo zio. Poco dopo il volume scompare, elegantemente rubato dal vagabondo Sam Anderson. Ma Jones non è tipo da arrendersi e riuscirà a imbarcarsi comunque su un’astronave interstellare. Dopo aver memorizzato eideticamente le pagine del manuale (ha una prodigiosa memoria fotografica), Jones vivrà una serie di avventure che culmineranno sul pianeta dei centauri senzienti, un evidente omaggio al maestro di Heinlein, John W. Campbell, jr. “È un classico romanzo di formazione, con un fiero simbolismo dal fascino universale.” Jack Williamson
Robert Anson Heinlein, Starman Jones (Starman Jones, 1953)
Traduzione di Antonio Bellomi, Mondadori, collana Urania Collezione 103, pagg. 334, euro 5,50
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