Al Comic-Con ci sono tutti, ma proprio tutti. Non solo Conan o gli Avengers, non solo il cast di Alcatraz e quello di Nikita, ma anche il cast al completo di Fringe. In effetti, se avete visto il finale della stagione tre vi starete chiedendo: quanto completo?
Infatti, come potete vedere dai video (in inglese) inseriti in coda all'articolo, dopo che Anna Torv, John Noble, Jasika Nicole e buona parte del cast aveva preso posto, Jeff Pinkner, uno dei due produttori esecutivi della serie, ha detto che era il momento di parlare dell'elefante nella stanza e che no, Gene (la mucca) non sarebbe stata presente.
Subito dopo però, ha presentato un casting molto speciale, quello per l'attore che avrebbe rimpiazzato Joshua Jackson nel ruolo di Peter. Eccovi i volenterosi che si sono presentati per il ruolo.
Quando dal pubblico è stato chiesto se nella stagione quattro ci troveremo davanti a una riproposizione di La vita è una cosa meravigliosa, Pinkner ha risposto: "Non è come se la coscienza di Peter sia là fuori". Ma la risposta più interessante arriva, inaspettatamente, da Anna Torv. Una delle domande era "Come può Peter avere dato un figlio a Nolivia se non è mai esistito?". Lei ha replicato: "C'è davvero un bambino?".
Un'altra risposta è stata: "No, non abbiamo ancora visto tutti i poteri di Olivia. Uno di questi era canalizzare la personalità di William Bell. Ma cosa succederà dopo è difficile da dire". Il duo Pinkner/Wyman ha poi rivelato che ci saranno più flashback nella prossima stagione, "per ricontestualizzare i personaggi attraverso eventi che non abbiamo ancora visto".
Vanno anche riportate alcune dichiarazioni fatte tempo fa dal duo di produttori. Se Peter non esiste, questo condizionerà le persone con cui ha avuto a che fare? "Senza voler anticipare troppo, questa è esattamente la domanda giusta da fare. Esaminare l'effetto di rimuovere un personaggio del genere porta a un ampio raggio di storie e possibilità che siamo ansiosi di esplorare."
Si scopre anche che "avevamo girato un finale alternativo, nel caso l'emittente non ci avesse confermato. Non volevamo che il pubblico si fosse sentito tradito dopo avere investito tre anni nel telefilm, per cui in caso di cancellazione il finale sarebbe stato diverso. Sarebbe stato un happy ending che avrebbe dato un buon finale alla serie".
Un'altra domanda riguardava il dubbio che gli autori potessero trasformare la serie in una storia religiosa, magari trasformando gli Osservatori in un simbolo religioso, quando il pubblico aveva investito in una storia di fantascienza: a rispondere ha pensato Akiva Goldsman: "Abbiamo toccato l'argomento scienza-religione negli episodi passati, ma questo è stato quanto di più vicino andremo sull'argomento". E poi ha aggiunto: "Il nostro telefilm non è un'esplorazione della dualità scienza-religione, ma un'esplorazione delle esperienze di vita; il dramma e o humor della vita viste attraverso la lente della fantascienza. Se avessimo inserito qualche divinità o teologia, si saremmo finiti in qualche vaticano celeste. Ma penso possiamo garantire che non è lì che stiamo andando".
Mentre aspettiamo il ritorno della serie il 23 settembre, eccovi il primo, enigmatico teaser. Seguono i tre video relativi al panel Comic-Con su Fringe.
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