Neuromante è il romanzo che nel 1984 lanciò definitivamente la corrente fantascientifica del cyberpunk, quell'analisi del futuro basata sulla profonda connessione dell'umanità con le tecnologie informatiche, e che prefigurava l'affermarsi di un nuovo mondo in cui la tecnologia diventa sempre più invasiva. E il romanzo diede anche fortuna al suo autore, l'americano naturalizzato canadese William Gibson. Il libro fu un successo mondiale, ed ebbe presto numerosi adattamenti: videogiochi, comic books, audiolibri, addirittura una versione radiofonica curata dalla BBC. Ma mai una versione cinematografica. Ora sembra la volta buona, con l'annuncio ufficiale delle casa di produzione Seven Arts Pictures e GFM Films che il progetto Neuromancer entra in pre-produzione, con il regista designato Vincenzo Natali (Cube - Il Cubo, Splice).
La storia è arcinota. Case è un cowboy dell'interfaccia, un hacker della realtà virtuale a cui, in seguito a uno sgarro fatto a un'organizzazione criminale, viene danneggiato il sistema nervoso, impedendogli così di connettersi alla Matrice. Case viene contattato da una misteriosa organizzazione comandata da Armitage, che gli offre la possibilità di ripristinare le sue funzionalità neurali in cambio di una missione dai contorni oscuri, nella quale sarà affiancato dall'implacabile killer Molly. Il romanzo fu un successo grandioso per la grande visione che offriva del futuro digitale, unita allo stile unico di Gibson e alle atmosfere hard boiled, tipiche dei noir americani degli anni quaranta, che conferivano al tutto un'atmosfera atipica ma straordinariamente vivida.
Nel corso degli anni ci sono stati vari tentativi di portare sul grande schermo una vicenda che, per il suo grande impatto visivo, ben si prestava a una trasposizione. Ci provò il regista inglese Chris Cunningham, famosissimo nell'ambito dei videoclip musicali; poi fu la volta dell'americano Joseph Kahn, altro regista proveniente dal mondo musicale, a essere indicato come possibile realizzatore. Lo stesso Gibson fu più volte invitato a scrivere una sceneggiatura; invito che lo scrittore non ha mai raccolto a causa della, a suo dire, non esaltante esperienza avuta con la trasposizione del 1995 del racconto Johnny Mnemonic. Adesso è la volta di Natali, che si occuperà della regia e della sceneggiatura. A questo proposito, Natali aveva rilasciato in passato alcune dichiarazioni, riprese ora dal sito slashfilm.com, riguardo alla sua visione del film.
"Per me, andando veramente al nocciolo, si tratta di una storia di redenzione. In termini di approccio a Neuromante oggi, in epoca post Matrix e post tutti gli altri film che sono seguiti, penso che sia un grande vantaggio poter utilizzare tutte queste cose. Oggi si può fare Neuromante in una cultura che sa già, grazie a Matrix, che cos'è la Matrice: la stessa parola si trova nel libro, e venne presa in prestito dai fratelli Wachowski per la loro trilogia. Penso che tutto questo sia positivo, perché non riesco a immaginare come si sarebbe potuto fare un film del genere dieci o quindici anni fa, essendo così astratto. Non so nemmeno come hanno fatto molti lettori a comprendere il libro quando uscì. Io lo lessi alla fine degli anni ottanta, ma nel 1984, quando uscì, era veramente molto avanti. Riletto oggi è ancora un testo importante, per tutte le cose che è riuscito ad anticipare. Per cui il mio approccio potrebbe essere anche abbastanza realistico."
In effetti il romanzo venne concepito agli inizi degli anni ottanta, e ambientato nei primi decenni del ventunesimo secolo. Oggi, a distanza di quasi trent'anni, il mondo interconnesso è ampiamente una realtà, anche se c'è ancora molto spazio e soprattutto molto tempo per raggiungere le innovazioni che Gibson immaginava. Sarà pertanto davvero interessante capire come le anticipazioni di Gibson si inseriranno in un contesto moderno, riuscendo al tempo stesso a conservare le atmosfere da fantascienza. Intanto l'inizio delle riprese è già fissato per l'inizio del prossimo anno, probabilmente dopo che Natali avrà terminato di girare High Rise, trasposizione di Il condominio, altro romanzo simbolo di un'epoca e scritto dal geniale James G. Ballard. Le riprese di Neuromancer riguarderanno location situate in Canada, a Istanbul, Tokyo e Londra. È naturalmente troppo presto per avere notizie sul cast; gli ultimi rumors davano nella parte del protagonista Hayden Christensen (la seconda trilogia di Star Wars, Jumper), ma immaginiano che da qui all'inizio delle riprese le voci si sprecheranno (basti pensare alle vicissitudini della produzione dell'action movie Akira per la scelta degli attori).
Insomma, il romanzo che ha definito il cyberpunk nell'immaginario collettivo sta per arrivare al cinema. Qualcuno potrebbe pensare che sia troppo tardi, e che su quel versante tutto sia già stato detto, scritto e soprattutto visto. Sarà invece interessante vedere se la forza immaginativa di Gibson, filtrata ovviamente dalla sensibilità di Natali, riuscirà a reggere lo scorrere del tempo, e magari ridare slancio a un genere, il cyberpunk, che viene abbastanza concordemente considerato già retrò, per non dire superato. Certo, in epoca digitale il cielo non potrà più avere il colore "del televisore sintonizzato su un canale morto" (al massimo uno schermo nero o blu); ma l'interfaccia è sempre lì, ad aspettare i cowboy pronti a cavalcarla fino al cuore della matrice, là dove ogni cosa è possibile.
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