La torinese Francesca Genti è nota per le sue raccolte di poesie, ora però si cimenta con la prosa e propone La febbre (2011). Si tratta di un romanzo ambientato in una Milano post-apocalittica nella quale si aggirano frastornati tre amici: un famoso body artist, uno scrittore e un astrologo.
Solo loro hanno il coraggio di stare all’esterno, dove esiste il pericolo di essere inseguiti e presi dalle squadre di polizia che si avvalgono di feroci cani-babbuino. I tre protagonisti sanno che presto saranno catturati. Seguiranno torture e forse la morte. Per questo cercano di passare le loro ultime ore di libertà in una sorta di strana euforia.
Romanzo visionario, La febbre è la storia di una follia collettiva che porta alle estreme conseguenze gli eccessi del contemporaneo e che, grazie a una scrittura animata da un ritmo incessante, dà un volto e una voce ai demoni del nostro vivere quotidiano.
Un brano dal testo. "Ci sono dei cani che si suicidano. Si buttano giù, nel vuoto, senza un latrato. Calmi. Ce ne sono dappertutto, in ogni edificio che affaccia sui quattro lati della piazza. Noi siamo al centro della piazza, al centro della scena. Seduti su una panchina osserviamo quello che succede. Giochiamo con i cani: il primo di noi che conta cento cani morti vince".
L’autrice. Francesca Genti è nata a Torino nel 1975, vive a Milano dove si dice conduca una doppia vita: di giorno impeccabile redattrice, di notte poetessa, performer e cartomante. Ha pubblicato le raccolte di poesia Bimba Urbana (Mazzoli, 2001), Il vero amore non ha le nocciole (Meridiano Zero, 2004) e Poesie d'amore per ragazze kamikaze (Purple Press, 2009), ed è stata tradotta in inglese, francese, spagnolo e arabo. In veste di narratrice ha partecipato a diverse antologie, firmando il libro di racconti Il cuore delle stelle (Coniglio Editore, 2007). Suoi testi sono apparsi su Nuovi Argomenti, alfabeta2 e Velvet. La febbre è il suo primo romanzo.
La quarta di copertina. Mentre animali mutanti e famelici si aggirano tra le macerie di un mondo senza speranze, tre amici vagano allo sbando, senza meta. Il piccolo gruppo è composto da uno scrittore, da un body artist e da un astrologo, tra i pochi coraggiosi in grado di muoversi in una città completamente in mano a squadre di poliziotti aiutati da ferocissimi cani-babbuino. I tre amici non hanno più niente da perdere: è questione di ore e saranno certamente catturati, torturati e uccisi. Proprio per questo motivo, in una situazione prossima all'Apocalisse, trascorrono le loro ultime ore di vita in preda a una frenetica euforia e all'insegna di un totale nichilismo. Ma soprattutto, in un estremo sussulto di vitalità, fronteggiano lo spettro dell'amore e accarezzano il sogno di accoppiarsi per dare un futuro alla specie degli uomini liberi.
Francesca Genti, La febbre (2011)
Castelvecchi Editore, collana Le Torpedini 12, pagg. 169, euro 16,00
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