Le relazioni all'interno della famiglia rispecchiano gli sconvolgimenti sociali che negli Stati Uniti stanno lentamente, ma inesorabilmente, cambiando la dinamica tra i sessi. Secondo i dati del Department of Labor americano, non solo per la prima volta nella storia americana le donne rappresentano la maggioranza della forza lavoro, ma anche nel campo dell'istruzione le donne superano gli uomini con tre donne laureate ogni due uomini laureati, inoltre in una società post-industriale dove stanno lentamente diminuendo i lavori che richiedono forza fisica, è chiaro che chi non è in grado di adattarsi e di riqualificarsi, come anche la recente crisi economica ha dimostrato, è destinato a rimanere disoccupato. Questo significa che in una famiglia sarà sempre più frequente che la moglie abbia un'istruzione superiore rispetto a quella del marito, e probabilmente avrà anche un reddito superiore. Esattamente ciò che accade nella nostra “famiglia straordinaria”: lei è una scienziata di successo, lui un artista che si accontenta di fare ritratti per la polizia, il figlio è una frana a scuola, mentre la sorella non sembra avere problemi. Partendo da queste premesse che rispecchiano dati demografici reali, la serie delinea dei personaggi che vengono definiti inizialmente come disfunzionali: la moglie in carriera si sente in colpa per non potersi dedicare di più alla famiglia ed è affiancata da un marito depresso che si sente castrato dal successo della moglie. La serie parte quindi già con idee molto stereotipate che vedono il successo della moglie come causa di infelicità del marito, con l'idea che accanto a una donna forte e volitiva può esserci solo un fallito. Evidentemente non esiste nella mente degli sceneggiatori americani l'idea di un rapporto comunque paritario all'interno di una coppia, anche se è professionalmente asimmetrica. Il maschio moderno non è in grado di accettare di occuparsi della famiglia al posto della moglie e di guadagnare meno di lei, perché questo lo fa sentire meno virile. Finché queste cose le fanno le donne va tutto bene, ma se lo fanno gli uomini è sbagliato, il doppio standard sociale colpisce ancora.Dopo l'acquisizione dei poteri la situazione cambia radicalmente e la famiglia sembra riacquistare un equilibrio ed una coesione, che però sono solo ingannevoli. Grazie alla super-velocità la moglie riesce a trovare il tempo per fare tutto, ma in realtà viene “rimessa al proprio posto”, quello che secondo la società patriarcale le compete, cioè il ruolo di moglie disponibile e madre affettuosa. Il suo personaggio era inizialmente disfunzionale perché non riusciva a trovare il tempo da dedicare alla famiglia e per questo motivo la famiglia era entrata in crisi. Questo significa dare al lavoro delle donne la colpa della crisi delle famiglie, un messaggio molto conservatore e maschilista.
Il marito invece con i nuovi poteri ritrova la propria virilità che simbolicamente risiede tutta nella forza fisica (davvero un'idea molto moderna!) e si inventa il ruolo di vigilante non molto mascherato combattendo il crimine dal rifugio segreto del suo amico avvocato; le cure parentali e il matrimonio evidentemente sono elementi castranti nella vita degli uomini il cui unico desiderio è di creare un club per soli maschi per potersi dedicare alle proprie occupazioni preferite; la tradizionale funzione castrante della moglie viene addirittura rinforzata quando proibisce ripetutamente al marito di andare a caccia di criminali adducendo scuse più o meno plausibili, non a caso a nessuno dei due amici viene in mente di chiedere a Stephanie di far parte delle loro missioni anti-crimine, eccetto quando non possono proprio farne a meno, perché combattere il crimine è un lavoro da uomini!
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