Le sole traversie, vere o immaginarie, vissute da una serie che ancora nemmeno è in onda, sarebbero degne di un telefilm a parte. Ma, secondo Peter Rice, produttore della Fox Entertainment "Terra Nova è una serie costosa, ma è rimasta nel budget previsto". Durante la conferenza stampa per la critica televisiva, Rice ci ha tenuto a sottolineare alcuni fatti.

Innanzitutto, il telefilm è un investimento così importante che hanno deciso di far produrre subito tredici episodi, in modo da ammortizzare i costi velocemente. Secondo il sito The Wrap, i cui giornalisti hanno avuto modo di visionare alcune scene del pilot, l'aspetto visivo del telefilm può rivaleggiare con il film Avatar. Il che non è così strano, se si pensa che il solo pilot è costato venti milioni di dollari.

Ma che i costi iniziali siano alti è ovvio, quando devi partire da zero a creare un mondo. Ma Kevin Reilly, che della Fox è presidente, precisa anche che, dopo l'investimento iniziale, ogni episodio ha avuto un costo di 1,6 milioni di dollari: "Non siamo proprio in territorio sconosciuto, non è una di quelle situazioni che fanno crollare le banche". Reilly ha anche un'ambizione non indifferente: far diventare Terra Nova la nuova Lost. Anche se aver scelto Brannon Braga come show runner, dopo il fiasco di Flashforward, sembra una scelta azzardata.

Lo spunto narrativo è il seguente: un migliaio di famiglie vengono spedite indietro nel tempo di ottantacinque milioni di anni, da una terra futura morente. Lo scopo? Ricostruire la civiltà umana, anche se in mezzo a dinosauri e simili. I produttori assicurano che non vogliono ricreare l'atmosfera di Jurassic Park. Anzi, vogliono creare delle creature tutte loro, partendo dall'assunto che non possiamo aver trovato i fossili di tutte le creature vissute in quel periodo.

Il 23 maggio verrà messa in onda un'anteprima della serie, con lo scopo dichiarato di aumentare l'aspettativa in vista della premiere autunnale. E noi non vediamo l'ora di vedere il passato del nostro futuro.