Google ha annunciato nei giorni scorsi il nuovo progetto Google Editions. Da qualche anno Google è un po' come Microsoft: quando scopre un settore più o meno confinante con l'informatica che sta cominciando a diventare interessante, Google deve dire la sua entrandoci con qualche progetto rivoluzionario. Come capitava (e capita tutt'ora) a Microsoft, non di rado la cosa si risolve per Google in un nulla di fatto e in soldi sprecati. Pensiamo per esempio a Google Video, nato per fare concorrenza a YouTube (alla fine, Google ha dovuto comprare YouTube). Ma l'elenco sarebbe lungo, anche se ovviamente gli corrisponde un elenco altrettanto lungo di progetti nei quali Google ha avuto successo.
Il mercato del libro elettronico è nato da pochi anni; in USA grazie ad Amazon e al suo Kindle è ormai da tempo una realtà acquisita, in Europa sta muovendo i primi passi. È un mercato che ha dovuto superare mille difficoltà: prima la falsa partenza di inizio secolo, con l'offensiva Microsoft con suo Reader e i suoi libri blindati dalle protezioni. Poi la scelta di Amazon si adottare un formato proprietario, che ha favorito Amazon ma ha inevitabilmente danneggiato tutti gli altri e in particolare tutti i paesi nei quali Amazon non vende libri elettronici. Le stesse imposizioni economiche di Amazon sui prezzi hanno creato dissidi con gli editori. Poi è arrivata Apple con l'iPad e l'iBookstore, Adobe con le sue Digital Editions, altre varianti di protezioni, altre imposizioni sui prezzi. Agenti e autori sul piede di guerra per ottenere percentuali più alte, editori terrorizzati dall'idea di vedere i loro libri nei circuiti peer to peer (dove in realtà sono già presenti da tempo). E ovviamente lettori che pretendono di annusare il libro mentre leggono...
Spiace dire che tra le cose che hanno contribuito a rallentare l'adozione degli ebook a nostro avviso c'è anche Google Book Search, il servizio di Google che permettere di leggere e ricercare libri online, operazione meritoria dal punto di vista culturale ma portata avanti in modo spesso poco rispettoso dei diritti dei legittimi proprietari, con cause, ribellioni e in generale aumento delle tensioni e in definitiva dell'ostilità dei mondo degli autori e degli editori nei confronti di queste iniziative.
Google Editions è in realtà un'estensione di Google Book Search. L'idea di base è quella di consentire al lettore di leggere i libri per intero online, ovviamente pagando per il diritto di farlo.
A differenza di quanto accade con gli ebook, che adottano il modello già usato per la musica dove l'utente compra e scarica sul proprio dispositivo un file che poi può utilizzare come meglio crede (con eventuali restrizioni se protetto), quello che propone Google è quindi di acquistare semplicemente un diritto di accesso a qualcosa che resta comunque sempre sui server di Google.
Se già siamo critici sulla scelta di chi vende con DRM, perché l'utente paga ma fruisce di una proprietà "limitata" su ciò che ha comprato, l'idea di Google inevitabilmente ci piace ancora meno. Se Google promette di non porre limitazioni (per esempio alla stampa), posto che gli editori siano d'accordo con la pretesa di Google, restano di fatto limitazioni fisiche intrinseche all'obbligo di essere connessi in rete per poter leggere.
Forse in un futuro alla Greg Egan l'infosfera permeerà l'intera superficie terrestre e diversi livelli orbitali, e la rete sarà sempre e comunque presente. Oggi, poter leggere solo se la rete è presente significa non poter leggere in aereo, non poter leggere dove non c'è abbastanza campo, non poter leggere in metro nelle città dove la rete non arriva sottoterra, significa avere reader diversi da quelli attuali e che andranno ricaricati ogni poche ore a causa del consumo per restare sempre connessi, significa pagare bollette telefoniche aggiuntive per ogni lettore.
Tutto ciò senza una reale motivazione: un libro è un libro e non cambia. Non c'è nessuna giustificazione nello scaricare una pagina per volta.
Ovviamente, gran parte del problema sta nei costi. Un costo molto inferiore rispetto agli ebook normali sarebbe l'unico motivo per cui, a nostro avviso, un utente potrebbe voler scegliere la soluzione proposta da Google. Ma è realmente possibile vendere libri a prezzi molto inferiori? E su che base? Un editore non avrebbe certo costi inferiori col sistema proposto da Google. Traduzioni, editing, diritti d'autore avrebbero sempre lo stesso costo.
L'unico caso in cui a nostro avviso questa soluzione potrebbe avere un senso è quella della consultazione per un tempo limitato. Sto facendo una ricerca, ho bisogno di vedere dei testi, allora mi collego a Google e pago un tot per cercare liberamente su tutti i libri che voglio per un paio d'ore. Come se andassi in biblioteca.
Non sappiamo come andrà a finire questa cosa, ma siamo abbastanza certi che il mercato degli ebook continuerà per la sua strada. Il progetto Google Editions o rimarrà un fenomeno limitato, probabilmente privo dei libri di tutti i maggiori editori, o più probabilmente diventerà una funzione aggiuntiva di Google Book Search e non se ne sentirà più parlare.
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