Duncan Jones ci riprova. Dopo aver fatto il botto con il suo primo lungometraggio, l'eccellente Moon, il primogenito di David Bowie ha ormai acquisito luce propria ed è pronto ad affrontare le sale cinematografiche e i giudizi di mezzo mondo con il suo secondo film fantascientifico, Source Code, che debutterà negli USA il prossimo 15 aprile. Nel frattempo i produttori Summit Entertainment e Vendome Pictures hanno rilasciato in rete il primo trailer, che qui vi proponiamo.
Va subito detto che Source Code è molto diverso dal precedente lavoro di Jones. Moon privilegiava le atmosfere e la riflessione, mentre questo nuovo film si inserisce in un filone più collaudato, fatto d'azione e adrenalina. Colter Stevens, un ex marine, si offre volontario per un esperimento militare, che consiste nel trasferire la sua coscienza nella mente di un uomo morto in un attentato terroristico su un treno diretto a Chicago. Colter avrà la possibilità di rivivere gli ultimi otto minuti prima dell'esplosione per scoprire i responsabili dell'attentato, e dovrà farlo più volte, continuando a interagire con gli altri passeggeri del treno. Il film, che si preannuncia adrenalinico, non rinuncia però a porre qualche riflessione sulla possibilità di cambiare il passato e sulle scelte da compiere.
Il cast è di buon livello. A fianco del protagonista Jake Gyllenhall (Donnie Darko, I segreti di Brokeback Mountain, Prince of Persia: Le sabbie del tempo) ci sono Michelle Monaghan (Mission: Impossible III), Vera Farmiga (The Manchurian Candidate) e Jeffrey Wright (Lady in the Water, Invasion). La storia è stata ideata dallo stesso Jones mentre la sceneggiatura è stata scritta da Ben Ripley (Species III, Species IV - Il risveglio). Alcune fonti attribuiscono una collaborazione anche di Billy Ray, già autore degli script del serial tv Progetto Eden e coinvolto nel prossimo remake di Westworld.
Il film ha un sito ufficiale, il cui link è tra le Risorse in rete. Dopo il grande successo, le aspettative per l'opera seconda di Jones sono elevate. Stavolta il giovane autore e regista inglese ha avuto a che fare con una produzione dal budget decisamente più elevato e in cui, giocoforza, non ha potuto mantenere la presa su ogni aspetto del film. Vedremo come sarà riuscito a cavarsela; nel frattempo Jones è anche al lavoro sul seguito ufficiale di Moon, Mute Witness, sul quale le notizie sono ancora scarse.
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