“Tutto comincia dai muri”, dice Sylvie Lainé agli Utopiales. Ciascuno interpreta un po' quest'affermazione come gli pare: per la stessa Lainé, i “muri”, le barriere, sono inevitabili per costruire la nostra identità, per Dmitry Glukhovsky, autore russo da poco pubblicato in Francia, servono per proteggerci da un pericolo, a China Miéville (inutile presentarlo) fanno paura, soprattutto se dalla metafora si passa alla fisicità politica – vedi muro di Berlino, o quello fra Israele e la Cisgiordania.

Di certo, i muri sono un modo di segnare delle frontiere, e come metafora muri e frontiere sono sinonimi. “Frontiere” era il tema dell'undicesima edizione degli Utopiales, il grande festival di fantascienza che si tiene ogni anno nella città natale di Jules Verne, la bretone Nantes. Quest'anno si è svolto un po' più tardi del solito, approfittando del ponte dell'11 novembre, anniversario della fine della prima guerra mondiale.

E un po' un “ponte”, un festival che va al di là delle frontiere, gli Utopiales, lo sono: ci si trova di tutto, dalla letteratura, al cinema, all'illustrazione, manga, mostre e mostri, conferenze scientifiche, robot (veri: da R2D2 funzionanti, a leoncini meccanici a 80 euro che reagivano agli stimoli, e anche un baby-dinosauro da 300 euro in grado di sviluppare una personalità in base a come lo tratta il “padrone), giochi, disegni, scultura, e perfino musica: sulle pareti del salone principale, quest'anno, erano appese copertine di dischi ispirati a temi fantascientifici, di cui era possibile ascoltare alcuni brani.

Naturalmente, è inevitabile pensare alla frontiera fra i generi: sempre più, altri ambiti del fantastico si stanno facendo strada, con conferenze sul fantasy, ad esempio, e con la presenza di autori che zompettano agilmente fra un genere e l'altro, con evoluzioni più o meno acrobatiche. Ma la fantascienza, vivaddio, resta prevalente, con film che portano titoli come Earthling, vincitore del Premio speciale della Giuria, o la presenza di mostri sacri della hard science fiction come Larry Niven.

Consolante, soprattutto se si pensa che, nonostante la crisi, le presenze di pubblico continuano – almeno stando alle cifre dell'organizzazione – ad aggirarsi oltre le 40 mila persone (500 per la questura). È giocoforza però constatare che una buona parte di queste persone fossero ragazzini interessati a giapponesismi e cosplay, benché anche alle proiezioni la presenza di pubblico fosse indubbiamente cospicua.

Si può al tempo stesso notare però l'assenza, nella sezione letteratura, di aficionados del festival, come Catherine Dufour, Roland Wagner, o James Morrow, curatore dell'antologia pubblicata in questi giorni da Urania, e che era stata presentata due anni fa proprio agli Utopiales. Mentre fra gli invitati di primo piano c'era Bernard Werber, autore dal grande successo di pubblico, ma non proprio amato nell'ambiente del fandom.

Gli Utopiales, crisi o non crisi, fantasy o non fantasy, restano un appuntamento di grande fascino per gli appassionati di fantascienza. Oltre che per chi ama crèpe, sidro e idromele, ma questa è un'altra storia. Appuntamento allora all'anno prossimo per la dodicesima edizione. E, per chi volesse saperne di più (ma bisogna masticare almeno un po' di francese), (cyber)rotta verso  www.utopiales.org.

Il palmarès dei premi assegnati:

Letteratura

Premio europeo Utopiales dei Paesi della Loira 2010 (Ex aequo)

Cygnis, Vincent Gessler, Éditions L’Atalante

Tancrède, une uchronie, Ugo Bellagamba, Éditions Les Moutons Électriques

Premio Julia Verlanger

Cygnis, Vincent Gessler, Éditions L’Atalante

Fumetti

Premio del miglior fumetto di fantascienza 2010

Les Derniers jours d’un immortel, Fabien Vehlmann e Gwen De Bonneval

Cinema

Competizione internationale

Lungometraggi

Gran premio della Giuria

Earthling, Clay Liford

Menzione speciale della Giuria

Redline, Takeshi Koike

Premio SyFy del Pubblico

Redline, Takeshi Koike

Competizione europea dei cortometraggi

Premio della Giuria

Il était une fois l’huile, Winshluss

Menzione speciale della Giuria

Yuri Lennon’s Landing on Alpha 46, Anthony Vouardoux

Premio del Pubblico

Lui, il ne ferait jamais ça, Anartz Zuazua

Giochi di ruolo

Premio della migliore sceneggiatura

Dogan Ogreten