Non sono molti, probabilmente, a conoscere il nome di Alain le Bussy. Sebbene avesse pubblicato moltissimo nel suo paese, il Belgio, in Italia non è mai stato tradotto nulla. Ma gli appassionati che ogni tanto frequentano le convention straniere, le Eurocon o magari le convention francesi, certamente lo avranno incontato, e certamente apprezzato cortesia, l'entusiasmo per la fantascienza.
Alain le Bussy, nato nel 1947, è morto il 14 ottobre in seguito a complicazioni dopo un intervento chirurgico alla gola.
È stato autore di numerosi romanzi e racconti di fantascienza, fantasy e horror.
Già nel 1960, a soli 13 anni, partecipava alla pubblicazione del giornalino Conjuncte! (ovvero Ensemble in latino) alla scuola gesuita dove studiava. Il primo articolo sulla fantascienza esce già nel 1961, e poco dopo esce anche il primo racconto, nella rivista della Casa dei Giovani di Esneux (il paese dove risiedeva tuttora). Entrato all'Università di Liegi prosegue la sua carriera letteraria nel bollettino interfacoltà dove pubblica altri racconti e il suo primo romanzo.
Nel 1970 fonda la fanzine Xuense (ovvero Esneux letto al contrario) e continua a scrivere, anche se la prima vera pubblicazione arriva solo nel 1990 grazie all'editore francese Fleuve Noir. La sua produzione va ben oltre ciò che è stato pubblicato: le Bussy scriveva di getto e velocemente, tanto da essere soprannominato "L'uomo che scrive più veloce della propria ombra". Ha vinto il premio Europa come miglior scrittore europeo alla Worldcon di Glasgow, nel 1995.
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