Manca poco ormai a Natale, forse allora è un momento particolarmente giusto per leggere o rileggere Il linguaggio segreto (Looking through Lace, 2003) di Ruth Nestvold, ambientato proprio su un pianeta il cui nome è Natale.
Oh, no no, scordatevo campanellini, elfi, grassoni vestiti di rosso. Al di là del nome del pianeta, il romanzo non ha nulla di natalizio: si tratta invece di una solida storia di fantascienza, che ricorda a tratti le cose migliori di Ursula Le Guin come I reietti dell'altro pianeta o Il mondo della foresta.
Toni Donato è una giovane e brillante xenolinguista che viene assegnata al pianeta Natale, dove si troverà ad affrontare due problemi: da una parte il mistero di una lingua segreta, parlata soltanto dalle donne e vietata a ogni maschio, dall'altra un superiore, il capo del team di linguisti Repnik, che osteggia palesemente le proprie sottoposte donne.
L'ambientazione dipinta dalla Nestvold combina insieme l'esotico del mondo alieno e il fin troppo quotidiano scenario dei rapporti di lavoro, dove nonostante tutto ancora oggi sono diffuse situazioni del tutto simili. La novella è stata pubblicata per la prima volta nel 2003 sulla Asimov's.
Ruth Nestvold, nato a Washington e cresciuta in Oregon, da diversi anni vive in Germania. Laureata in lingue e letterature straniere è stata per molto tempo assistente di un professore di lingua inglese all'università di Friburgo. Nel 1998 ha frequentato il corso di scrittura creativa di fantascienza al Clarion West. Alcuni anni fa è stata in Italia ospite della Deepcon.
Il linguaggio segreto è stato incluso nei finalisti del premio Theodore Sturgeon del 2003 e soprattutto nei finalisti al Tiptree, che premia le opere che si occupano dei rapporti tra i sessi, ed è uscito in Odissea nel 2006.
Il linguaggio segreto (Looking Through Laces, 2003), traduzione di Stefano Bertone, Mosaix 15, Delos Books, Euro 5,99, è in vendita su tutte le maggiori librerie online tra le quali BOL.
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