Ci sono stati dei connubi entrati nella storia del cinema per restarci. Uno di questi è sicuramente quello tra Philip K. Dick, geniale e incompreso autore in vita quanto idrolatrato - forse anche troppo - in memoria e Ridley Scott, prima regista e ora anche produttore tra i più quotati a Hollywood. L'oggetto che li ha uniti è stato Ma gli androidi sognano pecore elettriche, racconto noto al grande pubblico come Blade Runner. Ora quel connubio è finalmente destinato a riproporsi sotto forma di trasposizione televisiva di uno dei romanzi più famosi di Dick, quel La svastica sul sole (The Man in the High Castle), romanzo vincitore del Premio Hugo nel 1962 e che Scott ha intenzione di produrre e portare sul piccolo schermo.
È stato lo stesso Scott a dichiararlo ufficialmente al sito Broadcastnow, dichiarazione poi ripresa da altri siti. Si tratterà di una miniserie in quattro episodi che verranno trasmessi dalla BBC. Scott realizzerà la miniserie attraverso la sua casa di produzione, la Free Productions. Parteciperanno poi in veste di coproduttori anche Freemantle, Headline Pictures e la Electric Shepherd, società quest'ultima fondata da Isa Dick Hackett e Laura Leslie, due delle figlie di Dick, e che detiene i diritti dell'intera opera dello scrittore di Chicago. Al lavoro sullo script c'è già Howard Brenton, scrittore britannico con una lunga esperienza di testi teatrali ma che negli ultimi anni ha lavorato anche in tv, scrivendo per serie come Dead Head e la premiatissima Spooks.
Il romanzo di Dick è stato recentemente ripubblicato con il suo titolo originale, L'uomo nell'alto castello, ed è considerato a tutt'oggi uno degli esempi più riusciti di quel genere definito ucronia, o storia alternativa; romanzi in cui si raccontano gli eventi così come potevano accadere se determinati eventi storici avessero preso una piega diversa. Il plot del romanzo è arcinoto: gli eserciti dell'Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e il territorio degli USA è diviso in due zone di influenza: la parte est sotto il dominio nazista, quella ovest sotto il dominio dell'impero giapponese. L'equilibrio fra i due alleati è però destinato a rompersi, e mentre si profila una devastante guerra tra Germania e Giappone, combattuta a suon di atomiche, due misteriosi libri potrebbero cambiare il corso della storia: una versione dell'I Ching, testo classico della mitologia cinese, e un curioso romanzo di fantascienza nel quale si racconta che la guerra è stata invece vinta dagli Alleati...
Scott ha dichiarato: "È per me una gioia e un privilegio tornare nel mondo di Dick. Sono un suo fan da sempre. È stato un vero maestro nella creazione di mondi che non solo stimolano l'immaginazione, ma offrono anche una profonda analisi della condizione umana. Howard [Brenton] è uno degli scrittori britannici più apprezzati e saprà dare al classico di Dick ancora maggiore profondità". Non è stato ancora indicato un regista per la miniserie, e la selezione del cast deve ancora iniziare. Resta il fatto che Blade Runner è a tutt'oggi la migliore trasposizione di un'opera di Dick mai realizzata, e Scott ne è stato l'artefice. Anche se non si siederà sulla seggiola del regista (ma non si può mai sapere), il fatto che supervisionerà il lavoro e che l'impostazione sarà decisamente "british" non può che essere una notizia interessante per i fan, dopo decenni di scempio che soprattutto Hollywood ha perpetrato nei confronti di Dick.
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