Il progetto venne così definito in ogni aspetto. La regia fu affidata all’esperto Daniel Haller mentre la colonna sonora fu composta dal veterano Stu Phillips, già autore delle musiche di L’uomo da sei milioni di dollari e Battlestar Galactica. Il film uscì nelle sale americane nel marzo del 1979 con il titolo Buck Rogers in the 25th Century. Nonostante le recensioni poco positive, il buon riscontro di pubblico incoraggiò la NBC che decise così di produrre il serial.
Il cambio di rotta della seconda stagione

Nonostante il budget adeguato la serie veniva considerata superficiale, quasi adolescenziale in alcuni episodi, tanto che gli stessi Gerard e Gray finirono per lamentarsi pubblicamente e per spingere verso sceneggiature più “adulte”.
Ciononostante la NBC decise di partire con una seconda stagione. A metà del 1980 però ci fu un lungo sciopero degli attori che fermò parecchie produzioni. Larson approfittò della pausa per ripensare interamente la struttura della serie: avendo sempre in mente Galactica, che pure non era esente dalle stesse critiche che avevano colpito Buck Rogers, l’autore e produttore decise di abbandonare i riferimenti alla saga della Forza per mantenere invece quelli con la saga delle dodici Colonie.
Così il plot della seconda stagione si trasferisce dalla Terra alla gigantesca nave spaziale Searcher, in missione nello spazio profondo per rintracciare e stabilire accordi di alleanza con le tribù umane che abbandonarono il pianeta alla fine del ventesimo secolo, fondando colonie extrasolari di cui si era persa la memoria. Il nesso con Galactica è evidente già a partire dal nome, “tribù”, lo stesso che i coloni utilizzavano per indicare i raggruppamenti umani nello spazio.

Il team dei produttori esecutivi e degli autori subisce diverse epurazioni. Il risultato è che nei nuovi episodi l’azione non manca ma nel complesso la serie subisce una decisa virata: anche i personaggi di Rogers e della Deering cambiano, diventando più cupi e tormentati, in un certo senso più consapevoli e pronti a interrogarsi sulle azioni che compiono e anche sul proprio ruolo, come capita a Rogers nell’episodio in cui, dopo aver assunto una droga aliena, rivive il giorno dell’incidente sullo shuttle convinto che il mondo del venticinquesimo secolo sia stato solo un sogno.
In coerenza con questo nuovo sviluppo anche il cast subì dei cambiamenti. All’uscita dei personaggi del Dr. Heur, del Dr. Theopolis e dei cattivi Ardala e Kane, corrispose l’ingresso del già citato Hawk, del Dr. Goodfellow, figura di scienziato carismatico e un po’ svagato (e una vaga somiglianza caratteriale con McCoy) interpretato dal veterano e inglesissimo Wilfrid Hyde-White, dell’Ammiraglio Efram Asimov (l’attore Jay Garner), chiaro omaggio allo scrittore Isaac Asimov, del militare Comandante Devlin (l’attore Paul Carr) e del robot Crichton, inserito probabilmente per fare da spalla a Twiki e il cui spiccato senso di superiorità e di snobismo richiama alcuni inquietanti robot dei racconti asimoviani. Per un certo periodo esce di scena anche Mel Blanc, sostituito per cinque episodi da Bob Elya.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID