Quando The Shield vide l'alba della prima stagione e conobbe immediato successo, il protagonista Michael Chiklis ha raccontato con molta sincerità che, poco prima di avere la conferma per il telefilm, la sua vita era arrivata così in basso da essere un giorno andato su un ponte con il desiderio di buttarsi di sotto. Poi è arrivato Vick Mackey, il Grammy e il Golden globe, nonché la fama imperitura. E due anni dopo, ecco arrivare No Ordinary Family.
"È un cambiamento rinfrescante, dopo sette anni vissuti sull'orlo di un aneurisma. È bello andare sul set e divertirsi con un tono più leggero e un materiale molto diverso da quello a cui ero abituato." E soprattutto, "qualcosa che posso godermi con la mia famiglia". In effetti The Shield non era proprio per bambini.
Secondo l'attore No Ordinary Family è un ibrido di tre generi: "Il telefilm per famiglie, il procedural e i supereroi. Certo sono già stati fatti crossover nel campo delle serie tv, ma nessuno ha mai tentato un incrocio così particolare. Diventa una cosa del tutto nuova".
Per quanto riguarda i superpoteri, secondo Chiklis non sono altro che la rappresentazione di quelle che i personaggi ritengono essere le loro carenze. "Ad esempio, io ottengo la superforza perché ritenevo di non essere forte abbastanza come padre e marito. Mia moglie pensa di non avere abbastanza tempo per la famiglia essendo una donna in carriera, per cui si sente un fallimento come madre e moglie. Per cui acquisisce la supervelocità, che le consente di essere dappertutto contemporaneamente." Con loro una figlia troppo egocentrica che diventa una chiaroveggente e un figlio con bassa autostima che scopre di essere un genio.
Le parti procedural/supereroi derivano dai tentativi di Jim Powell di combattere il crimine e occasionalmente alcuni supercattivi. Da qui l'essere sospeso in aria o essere investito più volte da un furgone.
Anche l'aspetto degli effetti speciali è innovativo: "Solo pochi anni fa, quando giravo Silver Surfer, non sarebbe stato possibile girare questo telefilm, perché non esistevano gli effetti per ottenere questi risultati così in fretta". Ma soprattutto, ciò che ha colpito Chicklis è "poter ricreare il senso di meraviglia di quando si è giovani. Seguire questa storia e pensare 'E se succedesse a me? sarebbe possibile?'".
Nel frattempo, eccovi una clip chiamata, non a caso, Villain.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID