Arriva dagli USA una notizia che farà piacere agli amanti di Philip K. Dick. La Houghton Mifflin Harcourt ha acquisito i diritti sul materiale battezzato Esegesi dallo stesso autore. Prodotto a partire dal 1974, anno in cui - com’è noto – Dick affermò di aver vissuto esperienze trascendenti, in cui venne visitato da un’entità superiore, l’Esegesi non è altro che un vasto quaderno di oltre ottomila pagine in cui si elaborano quelle visioni mistiche cercando di inquadrarle in un orizzonte di significato ai confini fra la filosofia e la religione.
Ai tempi l’autore era già piuttosto famoso, anche se solo in ambito fantascientifico, avendo già pubblicato testi come La svastica sul sole (1962, Premio Hugo), Cronache del dopobomba (1965), Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) e Ubik (1969). L’esperienza mistica fu intensa ma lacerante. Non si può non ricordare che l’autore giunse a questo punto della vita con alle spalle divorzi, abuso di droghe, momenti di acuta depressione, difficoltà economiche, tanto che forse non è fuori luogo la parola esaurimento nervoso. Comunque sia andata, le vicende di quegli anni imprimono un accento decisamente mistico alla fase successiva, l’ultima, della produzione dickiana, quella che darà vita a uno dei suoi maggiori capolavori, Valis (1981, il titolo del romanzo è acronimo di Vast Active Living Intelligence System), che compone una trilogia insieme a Divina invasione (1981) e La trasmigrazione di Timothy Archer (1982), sebbene anche il postumo Radio Libera Albemuth (1985) potrebbe rientrarvi a pieno titolo (da una sua costola nacque lo stesso Valis).
Grazie alla nuova iniziativa editoriale, si potrà ora disporre di un background più ampio su tali opere. Soprattutto perché le ottomila pagine dell’Esegesi verranno tagliate e ridotte a due volumi da trecentocinquanta pagine l’uno. Giusto o sbagliato che sia, di certo è il modo più pratico per potersi confrontare con un materiale sterminato, disordinato, ripetitivo, talora incoerente, sempre affascinante, come conferma lo stesso editore. Si potrà dunque accedere a questo universo grazie al lavoro di accetta di qualcun altro. Chi se ne occuperà?
Sono stati scelti Pamela Jackson, esperta di PK Dick, e Jonatham Lethem, scrittore newyorchese e grande appassionato di PK Dick (tanto da rendergli omaggio in varie occasioni). Il suo primo romanzo Gun, with occasional music (Concerto per archi e canguro, 1994) è di fatto un incrocio surreale fra un romanzo di fantascienza e un giallo, con elementi tratti dall’universo dickiano (uno su tutti: il forgettol, droga che serve a dimenticare, assunta dalla quasi totalità della società futura in cui è ambientato il testo).
Lethem, interpellato dal New York Times, ha così descritto l’Esegesi: "Non è un lavoro unitario, è piuttosto una collezione di sessioni notturne di scrittura in cui Dick si misura con l’universo intero. L'autore ne parlò a più riprese, tanto che si creò quasi un’aura di leggenda attorno al materiale. La gente finì per pensare che fosse quasi un’opera unitaria, ma in realtà Dick voleva solo indicare che, per un certo periodo della sua vita, durante la notte, cercava di analizzare ciò che avveniva nella sua mente e riportarlo su carta. L’Esegesi è comunque brillante, stupefacente, ripetitiva, contraddittoria."
Vedremo allora cosa ne verrà fuori: il primo volume è previsto per l’autunno 2011, il secondo nel corso del 2012.
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