C’è Sam Raimi fra i produttori, e forse questa è la notizia che farà più di ogni altra attirare l’attenzione su Priest. Lungometraggio bulimico, trasposizione cinematografica di un omonimo fumetto coreano (pubblicato anche in Italia), Priest si annuncia all’insegna dell’eccesso. Un rapido sguardo al trailer, riportato qui sotto, rivela che il progetto si è fondato essenzialmente su un banchetto di generi: c’è il western, c’è un tocco di vampirismo magari in stile Blade, c’è qualche elemento tecno con richiamo a Matrix, c’è qualcosa del recente Solomon Kane, un assaggio di Mad Max. Un pizzico di ambientazione post-apocalittica poi non guasta mai. E chi più ne ha più ne metta.
Eppure la bulimia si misura più che altro su un fatto curioso: forse nell’ansia di intercettare le mode più recenti, gli sceneggiatori hanno piegato l’originale cartaceo arrivando a inserire i vampiri nella trama già piuttosto barocca. Come farà tutto questo materiale a convivere è un mistero, ma forse non è neanche il punto, visto che il film promette più che altro un'indigestione di adrenalina.
Si racconta la storia di Ivan Isaacs (interpretato da Paul Bettany), prete cristiano e cacciatore di vampiri risentito per il rapimento della giovane nipotina. Ivan fuoriesce allora dalle mura delle città, contravvenendo alla leggi della Chiesa, per andare a riprendersela. In sella a un bolide a due ruote, si avventura nelle lande desolate e popolate ormai solo da vampiri. La Terra è infatti devastata da una lunga guerra fra cristiani e satanisti, niente di meno. Ivan verrà aiutato da uno sceriffo e da un giovane prete donna. Il cattivone di turno, un improbabile sacerdote convertito al satanismo e messosi a capo di un branco di vampiri, è interpretato dall’attore forse di maggiore richiamo del film, ovvero Karl Urban (McCoy nel nuovo Star Trek di JJ Abrams).
La regia dell’allegro carrozzone è affidata a Scott Charles Stewart, già regista del recente Legion (tutto un programma anche questo film) e, nel 2000, del corto What we talk about when we talk about love. Il film del genere non può che essere in 3D. Distribuzione affidata alla Columbia Tristar. Uscita nel maggio del 2011 (in USA, per l’Italia chissà). Ecco il trailer.
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