Era il 1996 e la compagnia texana sviluppatrice di videogiochi 3D Realms annunciò l'uscita di Duke Nukem 3D, sparatutto in prima persona allegro e coloratissimo, e ambientato in un mondo futuro invaso dagli alieni e un unico eroe pronto a respingerli. Il gioco ebbe un successo planetario clamoroso, nonostante tecnicamente non fosse all'avanguardia; merito soprattutto dell'eccezionale giocabilità e della totale mancanza di senso del politically correct del gioco. Un nuovo capitolo della saga, Duke Nukem Forever, avrebbe dovuto essere rilasciato da lì a poco, ma gli anni passarono tra annunci sfumati e controversie aziendali. Ora però lo sviluppatore Gearbox Software ha annunciato ufficialmente il rilascio del gioco il prossimo anno, presentando anche nuove immagini e filmati di demo.
L'annuncio è stato dato all'ultima edizione della PAX (Penny Arcade Expo), fiera annuale dedicata ai videogame che si è appena chiusa a Seattle. E' stato Randy Pitchford, fondatore e presidente di Gearbox (e già membro di 3D Realms) a dare personalmente l'annuncio dell'acquisizione dei diritti del gioco: "Il team di Gearbox e io siamo strafelici di essere cresciuti talmente tanto da riuscire a raccogliere l'eredità del gioco e aiutare Duke a recuperare la gloria che si era conquistata in passato. I fan del leggendario eroe e gli incredibili talenti che gli hanno dato la luce meritano tutto il nostro impegno. Gearbox sarà la nuova casa per Duke, il nostro impegno e la nostra passione continua ci permetteranno di rilanciare alla grande Duke nel firmamento dei videogame."
Per chi non lo ricordasse, Duke Nukem 3D si svolge nel ventunesimo secolo, quando una razza aliena decide di invadere la Terra per impossessarsi delle sue risorse e soprattutto delle sue donne. Ma non ha fatto i conti con l'eroe Duke Nukem, il quale è deciso a fermare l'invasione a tutti i costi. Come? Naturalmente inforcando gli occhiali scuri, imboccando il sigaro e prendendo gli alieni a calci nel culo! Il gioco era il seguito di due platform a scorrimento orizzontale usciti negli anni precedenti, portato nel mondo degli fps che in quegli anni, complice l'uscita di Doom e Quake, iniziava a monopolizzare il mercato. Ma il gioco è famoso soprattutto per aver lanciato quello che è considerato l'eroe più "truzzo" della storia dei videogame, oltre che uno dei personaggi più famosi. Duke è macho, reazionario, sensibile come un elefante in un negozio di porcellane, dice parolacce, paga le spogliarelliste nei locali per farsi mostrare le tette, fa pipì tutte le volte che gli capita e con grande soddisfazione. In mezzo a tutto ciò non perde occasione per ammazzare, squartare, schiacciare, sventrare, sbriciolare eccetera tutti gli alieni che gli capitano a tiro, commentando con frasi del tipo: "Hail to the king, baby!", "Come get some!", "It's time to kick ass and chew bubblegum", "Your ass, your face, what's the difference?", recitate dalla voce del deejay californiano Jon St. John.
L'essere politicamente scorrettissimo e l'aver pescato a piene mani dalla cultura pop di quegli anni (numerosissime le citazioni di film dell'epoca, da Alien a L'armata delle tenebre) è stata la chiave del successo di un videogioco violento e a tratti pure pornografico, ma che con la sua grafica coloratissima e in stile fumetto dimostrava di non prendersi sul serio neanche per un istante. E in più era incredibilmente divertente. Come detto il gioco ebbe un successo immediato e colossale, tanto che 3D Realms fu costretta a furor di popolo a mettere in vendita dopo pochi mesi la Atomic Edition, con nuovi livelli di gioco, nuove armi e nemici e sopratutto un editor che permetteva a chiunque di costruire nuove avventure. E questa fu la chiave del mantenimento del successo perché oltre a varie espansioni ufficiali realizzate su licenza dello sviluppatore nonché altri giochi per tutte le piattaforme possili, dalle console ai cellulari, gli appassionati costruirono migliaia di espansioni per il gioco, nuovi livelli, nuovi effetti, nuove armi. Ancora oggi vengono prodotte nuove mappe di gioco, mentre su internet si trovano porting grafici completi, come EDuke, che convertono la grafica ormai datata del gioco originale negli standard ultratecnologici moderni. Senza contare poi tutti i progetti paralleli, dagli albi a fumetti alle citazioni in altri videogame, fino all'ipotesi di un film cinematografico con possibile protagonista Dolph Lundgren.
Davanti a tutto ciò era inevitabile pensare a un seguito. E infatti nel 1997 3D Realms annunciò Duke Nukem Forever, nuovo capitolo delle avventure di Duke che sarebbe dovuto uscire in quello stesso anno. Da qui cominciarono i disastri. Dapprima le difficoltà tecniche per lo sviluppo del gioco, dovute forse anche alla troppa ambizione del progetto, causarono continui spostamenti nella data d'uscita, e costrinsero a un certo punto i programmatori a cambiare motore grafico e a ricominciare tutto daccapo. Poi la controversia legale tra 2K Games e GT Interactive, i publisher del gioco, sulla proprietà del marchio bloccarono le attività di sviluppo. Nel frattempo continuavano a susseguirsi gli annunci con tanto di schemate dimostrative e filmati demo, poi regolarmente smentiti dai fatti; tanto che Duke Nukem Forever si era ormai conquistato il titolo di vaporware per eccellenza, ovvero di annuncio software basato sul nulla. Fino a che, lo scorso anno, 3D Realms annunciò la chiusura definitiva del progetto e il licenziamento di tutto il team di sviluppo.
Per una questione di orgoglio però i programmatori del team non se la sentirono di buttare più di un decennio di lavoro, e continuarono in segreto lo sviluppo del gioco. Ora Gearbox è intervenuta direttamente riprendendo il progetto, e presentando una prima versione dimostrativa giocabile. "Siamo venuti al PAX perché sapevamo che gli appassionati ci avrebbero creduti solo avessimo dato la possibilità di giocare" ha continuato Pitchford. "L'amore della comunità dei fan ha vacillato, e con ragione, ma il cambio di società non li deluderà. Daremo al gioco un gamepley avvincente, divertimento e azione come non mai. Insomma, Duke è tornato e sarà più grande che mai." Dal canto suo il mitico George Broussard, presidente di 3D Realms, ha commentato: "Gearbox era l'unico sviluppatore in grado di prendere in mano il progetto. Hanno grande talento e la prospettiva perfetta per capire il gioco. Personalmente non vedo l'ora che i fan possano mettere le mani sul gioco."
Che dire? La cautela è d'obbligo viste le vicissitudini affrontate dal titolo. Chi ha giocato alla primissima beta disponibile sostiene che quanto visto ha una sua sostanza, e l'impressione è che stavolta si voglia davvero portare il gioco sugli scaffali entro pochi mesi. Anche per non correre il rischio che Duke si stanchi e decida di uscire dal monitor per prendere a calci in culo non gli alieni, ma bensì Broussard, Pitchford e chiunque si metta ancora di mezzo.
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