È l’artefice del rilancio del franchise di Batman e a lui si deve il film Memento, uno dei più originali degli ultimi dieci anni. Stiamo parlando di Christopher Jonathan James Nolan, regista, sceneggiatore, produttore inglese, ultimo deus ex machina di Hollywood. Quella di Nolan è la classica storia dell’enfant prodige, di uno che il cinema lo ha sempre avuto nel sangue e che fin da piccolo ha manifestato un talento senza pari.
A sette anni, infatti, leggenda vuole che il piccolo Nolan realizzasse in Super 8 già dei cortometraggi in combutta con il fratello. Ma soprattutto, nel 1977 si recò al cinema e - come per molti della sua generazione – rimase folgorato da un film dal titolo Star Wars, di un allora sconosciuto regista di nome George Lucas.
Nato a Londra, il 30 luglio 1970, di padre inglese e di madre americana, il regista di Batman Begins studia letteratura inglese alla University College di Londra. Un momento importante della vita di Nolan, perché grazie alla letteratura il regista carpisce i segreti del saper narrare una storia e intuisce che tali potenzialità narrative possono essere applicate al cinema, blindato in rigide sceneggiature. Il cinema di Nolan si può infatti definire “narrativo”, nel senso che la storia prevale sull’immagine e spesso la non linearità delle vicende diventa la chiave interpretativa del suo cinema. Anzi le trame dei suoi film sono quasi sempre labirintiche e sfidano lo spettatore a ragionare, a trovare il filo della matassa da solo, senza l’occhio terzo del regista o dello sceneggiatore.
È ancora uno studente, quando Nolan gira il cortometraggio Tarantella che nel 1989 riesce a mandare in onda sul canale americano PBS. Altri due corti mettono in evidenza la sua voglia di imparare a dirigere: Larceny (1996), con cui partecipa al Cambridge Film Festival e Doodlebug (1997).
Nel 1998 arriva Following, suo primo lungometraggio - realizzato grazie alla moglie e produttrice Emma Thomas –, che viene presentato all'Hong Kong Film Festival e con il quale vince la Tigre d'oro al festival di Rotterdam nel 1999. Con questo film noir, girato in bianco e nero e a costi ridottissimi, Nolan riesce a farsi apprezzare dal pubblico dei cinefili dei vari festival a cui partecipa, ma anche dalla critica più smaliziata.
Il 2000 è l’anno di Memento, la pellicola che contribuirà ad imporlo definitivamente come un regista che sa mescolare il cinema di genere ed il cinema d’autore. Il soggetto del film è di Jonathan Nolan, fratello più giovane di Christopher, con il quale scriverà la sceneggiatura di questo film e dei successivi The Prestige e Il Cavaliere Oscuro.
La trama ruota intorno al personaggio di Leonard Shelby che rimane gravemente ferito alla testa nel tentativo di salvare la moglie da due malviventi. Il suo obbiettivo diventa quello di trovare gli assassini di sua moglie, ma purtroppo l’incidente non riesce ad accumulare nuovi ricordi che scompaiono quasi subito. Allora, Leonard comincia a scattare polaroid e a a tatuarsi sul corpo gli appunti necessari per trovare i colpevoli.
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