Fanucci Editore sta pubblicando tutti i romanzi e i racconti scritti dal grande Philip K. Dick, sia quelli di fantascienza, che sono la quasi totalità, sia "gli altri", come In terra ostile (In Milton Lumky Territory, 1985), in libreria in questi giorni. Il romanzo è stato pubblicato da Einaudi nel 1999 all'interno della collana Tascabili Vertigo.
Siamo negli anni '50. Il protagonista del romanzo, Bruce Stevens, lavora come viaggiatore di commercio. Una vita triste e vuota, fatta di viaggi e notti passate nei motel più economici. È sempre stato un perdente che ha bruciato la sua giovinezza senza sogni e senza realizzare nulla. Incontra casualmente Susan, una donna conosciuta nel passato, quando ancora poteva immaginare un futuro diverso. I due si innamorano, ma sarà un amore turbato dalla presenza di un astioso e vendicativo rappresentante di materiale di cartoleria: Bruce ha la colpa di aver invaso il suo territorio e dovrà pagarne le conseguenze.
In terra ostile venne scritto da Dick nel 1958, ma è stato pubblicato postumo nel 1985. È un romanzo che esplora un crinale accidentato e dai labili confini: quello tra la superficie delle cose, ordinata da regole e meccanismi socialmente definiti, e un sottosuolo psichico fatto di memorie e pulsioni che sfuggono alle razionalizzazioni e a tutti i tentativi di controllo. Nel volume una introduzione di Carlo Pagetti e la postfazione di Daniele Brolli.
L’autore. Su Philip K. Dick praticamente è stato scritto tutto. La sua vita è stata esaminata quasi attimo per attimo (ricordiamo l’interessante biografia recentemente ristampata da Fanucci, Divine invasioni, di cui abbiamo dato notizia, vedi fra le Risorse in rete). Pertanto daremo solo alcune brevi indicazioni. L’autore è nato nel 1928 a Chicago ed è morto nel 1982 dopo una serie di attacchi cardiaci. Ha avuto una vita segnata da difficoltà varie, anche economiche. Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Lotteria dello spazio. Ha scritto capolavori come La svastica sul sole, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, da cui è stato tratto Blade Runner di Ridley Scott, e Ubik. Negli anni Settanta pubblica l’ultima opera, la Trilogia di Valis.
Molti altri suoi romanzi hanno avuto trasposizioni nel grande schermo come: Atto di forza (1990), Screamers — Urla dallo spazio (1995), lmpostor (2002), Minority Report (2002), Paycheck (2003) e Un oscuro scrutare (2006). Nel 2008 è uscito il film Next, con Nicolas Cage, tratto dal racconto The Golden Man.
La quarta di copertina. Ambientato nella sonnolenta provincia americana, questo romanzo di Philip K. Dick mette in luce il tanto decantato sogno americano e la sua faccia perdente, quella di Bruce Stevens, un viaggiatore di commercio fra i tanti, con una vita che si snoda nei motel della costa occidentale. La sua è un’esistenza senza speranze né aspettative, i desideri viaggiano lontani dalle strade su cui si avventura. Fino all’incontro con Susan, figura femminile che compare da un passato ormai remoto, per rimettere in circolo energie e sogni che sembravano irraggiungibili. L’amore tra lei e Bruce è però turbato dalla presenza di Milton Lumky, un rappresentante di materiale per cartoleria che porgerà a Bruce il conto da pagare per aver invaso il suo territorio.
Philip K. Dick, In terra ostile (In Milton Lumky Territory, 1985)
Traduzione Daniele Brolli, Fanucci Editore, collana Immaginario Philip K. Dick, pagg. 274, euro 17,00
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