La quinta serie della nuova era di Doctor Who, riportato in onda nel 2005 da Russell T Davies, si è conclusa il 26 giugno scorso con pareri indubbiamente contrastanti. C’è stato chi ha da subito amato il nuovo Dottore e la conduzione del talentuoso Steven Moffat, trovando in questa stagione tutti quegli elementi di “fantascienza ludica” che hanno reso grande lo show sin dalla sua nascita etichettato come “per ragazzi”; c’è, d’altra parte, chi invece non si è accontentato del sentimento nostalgico e pretenderebbe dalla storyline, se non più verosimiglianza, spiegazioni meno roboanti ma meglio giustificate.
Lo show, tuttavia, deve prima di tutto rendere conto al numero dei telespettatori, in costante discesa per gli ultimi episodi, sino ad arrivare ai 5,1 milioni del finale di stagione.
Un rating sufficientemente basso da mettere in agitazione i bookmakers britannici che ora giocano al toto-Dottore, mettendo in discussione la permanenza di Matt Smith (comunque già riconfermato per la sesta stagione) che ha saputo anche convincere in diversi episodi nonostante la giovane età. I nomi dei candidati che sarebbero in corsa per l’inaspettata sostituzione cadono però nel ridicolo quando uno di essi si chiama proprio Christopher Eccleston, lo stesso attore che ha lasciato il testimone a David Tennant, il Dottore precedente a Smith.
Scommesse e azzardo a parte, è interessante cercare i motivi per cui Doctor Who sia stato abbandonato proprio durante gli ultimi episodi della serie. Gli addetti ai lavori della BBC pensano che il rating basso del finale sia dovuto alla concomitanza con il mondiale di calcio e il bel tempo, nonché un errore di valutazione dell’orario di messa in onda, anticipato alle 18.05.
Bisogna anche aggiungere che il giovane pubblico inglese ha smesso di affidarsi unicamente alla visione in diretta del palinsesto televisivo; download illegale a parte, il pubblico può ad esempio affidarsi al servizio iPlayer, il video-on-demand della BBC che permette di godere dei programmi a qualsiasi ora del giorno.
Un cambio di rotta nella conduzione e nell’interpretazione sembra in ogni caso veramente improbabile, se consideriamo che i 13 episodi della sesta serie sono già stati commissionati e in parte conclusi, come ha affermato via Twitter l’illustre guest-author che firmerà il terzo episodio della nuova stagione: nientemeno che Neil Gaiman, affermato scrittore e sceneggiatore britannico, premio Hugo 2002 e 2009, autore di romanzi già portati con successo su grande e piccolo schermo (ricordiamo la serie-tv Nessun Dove e i lungometraggi Stardust e Coraline). Così ha scritto: “Penso che finirò la bozza di Dr Who (stagione 6 episodio 3) questa notte. Un giorno prima del previsto. Lavoro pesante, ma ora è più veloce e migliore!”
Il titolo provvisorio dell’episodio di Gaiman sarebbe La casa del nulla e dovrebbe essere girato ad agosto.
E per alimentare ancor di più l’incertezza che gravita attorno a Matt Smith e Steven Moffat, nei giorni scorsi è trapelata voce di una possibile versione per il grande schermo di Doctor Who, commissionata a Russell T Davies proprio dalla BBC. Il nome associato al film dell’ultimo Time Lord è di quelli che lasciano stupiti, ma che fanno sognare: Johnny Depp.
Sembra infatti che Davies e la produttrice Julie Gardner siano stati richiamati a Los Angeles per sviluppare progetti per BBC America. Lo stesso Russell T Davies ha rilasciato dichiarazioni che attribuiscono la sua dipartita dallo show proprio per studiarne un progetto cinematografico: “Portare il franchise di Doctor Who nei cinema rappresenterebbe una rigenerazione del personaggio ancor più grande. L’uscita nelle sale ha una distribuzione più ampia e raggiungerebbe milioni di persone oltre ai fan. Ci saranno tematiche totalmente innovative e il film sarà avventuroso, spaventoso e ironico come il programma televisivo. Nessuno di coloro che ci lavorerà, però, dimenticherà cosa rende grande e interessante il personaggio; e i fan non saranno delusi perché sì, appariranno anche i Daleks”.
La notizia, pur essendo stata prontamente smentita dalla BBC, lascia parecchi interrogativi. Sembra proprio che Davies abbia rilasciato queste affermazioni, senza contare che la voce di un film sul Dottore circola già da parecchio tempo in rete.
Fa parte del business televisivo, in ogni caso, che una notizia non ancora ufficialmente annunciata venga smentita dal network. Così come era accaduto per Eccleston, quando la voce che avrebbe lasciato la serie alla fine della prima stagione venne prima smentita e poi confermata dalla BBC.
Il Dottore, qualsiasi cosa venga decisa, tornerà comunque nel suo Tardis per lo speciale natalizio di fine anno, in attesa di aprile 2011 e di una stagione tutta nuova.
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