Si è parlato molto ultimamente, almeno in rete, di Batman: City of Scars. Girato in ventuno giorni e con un budget di ventisettemila dollari, il cortometraggio della durata di trenta minuti, pur nei limiti dati da una produzione nata senza fini di lucro e per puro entusiasmo, restituisce una visione di Batman più classica e vicina al fumetto. Certo, se dovessimo paragonare il Joker visto in questo film con quello di Heath Ledger, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, con una testata atomica. Ma se visto nel contesto più iconografico del personaggio, allora City of Scars rimane fedele al Joker che tutti conosciamo.
Quello che però molte persone non sanno è che per il giovane Aaron Schoenke (classe 1984) questo non è il primo viaggio in quel di Gotham, bensì il quarto. Il primo corto risale al 2003 e si intitola Dark Justice, seguito da Patient J (2005), Batman Legends (2006) e l'attuale City of Scars, i cui attori principali sono rimasti sempre invariati fino a oggi.
In City of Scars, la fuga del Joker da Arkham porta Batman a confrontarsi con se stesso e a rivivere, in modi impensabili, le sue stesse origini. Pur nella sua durata limitata, il corto riesce a fare una carrellata veloce su alcuni volti noti del mondo di Gotham, interpretati in versioni davvero inedite o da scovare negli angoli delle inquadrature.
Se non vi aspettate costosi effetti speciali e una Gotham visionaria, allora potreste scoprire un buon tentativo di parte del regista di rendere omaggio al suo personaggio preferito, in attesa magari che Warner si accorga di lui, magari non per un film, ma chissà, una serie tv...
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