Si è spento il 12 giugno il leggendario disegnatore Al Williamson, malato ormai da tempo del morbo di Alzheimer. La sua carriera si è estesa per più di quattro decenni ed è stata fondamentale per lo sviluppo dei fumetti negli Stati Uniti; molti i suoi lavori legati alla fantascienza, da Flash Gordon a Star Wars.
Al Williamson era nato il 21 marzo del 1931 a New York, ma era tornato negli Stati Uniti solo più tardi, all'età di dodici anni, dopo aver seguito il padre a Bogotà, in Colombia, nel 1933. A metà degli anni '40 Williamson frequenta la scuola di Burne Hogarth, uno dei più noti disegnatori di Tarzan, ed è proprio collaborando con lui che pubblica il suo primo materiale. In quegli anni conosce anche Alex Raymond, il creatore di Flash Gordon.
Ma è negli anni '50 che il valore di Williamson inizia a essere riconosciuto, quando lavora per la EC Comics collaborando, tra gli altri, con Frank Frazetta. La sua specialità sembrano essere proprio le storie di fantascienza, alcune realizzate adattando i racconti di Ray Bradbury e di Harlan Ellison.
Dopo aver collaborato con la Atlas (antesignana della Marvel), la Harvey e la Dell, Williamson passa negli anni '60 al mondo delle strisce pubblicate sui giornali disegnando le avventure di Rip Kirby prima, Flash Gordon poi e Secret Agent X-9 (diventato più tardi Secret Agent Corrigan) fino al 1980.
È la Marvel a questo punto, che ha ottenuto la licenza per pubblicare i fumetti di Guerre Stellari, a cercare l'artista dietro richiesta specifica di George Lucas; e Williamson realizza l'adattamento di The Empire Strikes Back e il numero cinquanta della serie regolare di Star Wars prima di dedicarsi alle strisce giornaliere fino al 1983 su testi di Archie Goodwin. Suoi saranno ancora gli adattamenti di Blade Runner, Return of The Jedi e del Flash Gordon prodotto da Dino De Laurentiis.
Alla fine degli anni '80 Williamson decide di dedicarsi solo a inchiostrare i lavori altrui e di rinunciare a disegnare direttamente (vincerà comunque nove premi Harvey come miglior inchiostratore tra il 1988 e il 1997). Lavora ancora per la DC Comics, Dark Horse e la Marvel (su Daredevil). Nel 2000, quando ormai si è praticamente ritirato, vince un Eisner Hall of Fame Award.
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