La porta si è chiusa dietro di loro il 3 giugno, data in cui è stato ufficialmente varato il progetto Mars500 voluto dalla ESA in collaborazione con IBMP (Russian Institute for Biomedical Problems). I sei astronauti sono entrati nel modulo spaziale che, nei prossimi cinquecento giorni, non si sposterà di un centimetro da Mosca, dove è ubicato. Ma non sarà comunque facile per i due astronauti europei, i tre russi e il cinese, che dovranno affrontare la simulazione di un viaggio andata e ritorno per Marte con quasi tutte le condizioni e le difficoltà del caso.
Duecentocinquanta giorni per andare, trenta per atterrare sul pianeta rosso ed esplorarlo, duecentotrenta per tornare. Il tutto si svolgerà all’interno del centro di medicina spaziale a Mosca, in un’area di cinquecentocinquanta metri quadrati dove sono stati costruiti vari moduli interconnessi (compresa la zona di sbarco ed esplorazione).
Non è previsto alcuno sconto, l’impresa virtuale sarà per molti aspetti analoga a quella reale: l’equipaggio vivrà e lavorerà come i veri astronauti, mangiando lo stesso cibo liofilizzato e sperimentando le ristrettezze di un viaggio nello spazio (doccia ogni dieci giorni, comunicazioni non frequenti e spesso disturbate, ma non dovrà subire l’assenza di gravità). Le giornate saranno divise fra lavoro e tempo libero, quando si potrà attingere all’abbondanza di libri, film, giochi e strumenti musicali caricati sull’astronave. Ad un certo punto del viaggio è prevista anche una partita a scacchi a distanza con Anatoly Karpov. E chissà se il campionissimo russo sarà galante e farà vincere gli astronauti.
Obiettivo della missione virtuale, oltre a testare nuove tecnologie, è quello di saggiare la soglia di resistenza umana in condizioni estreme, dove gli aspetti medici e psicologici assumono un’importanza centrale, visti gli scarsi spazi, non solo fisici. Dunque non esistono solo i potenziali problemi dovuti all’assenza di gravità o alla possibile esposizione a radiazioni. In vista di una reale partenza per Marte, bisogna chiedersi quali effetti a livello di umore e di stress possa avere l’isolamento a lungo termine sull’essere umano, anche se addestrato. La domanda non è banale, visto che un progetto analogo nel 2000, svoltosi nello stesso sito, è stato interrotto per "incidenti" di percorso (pare una rissa fra membri dell’equipaggio).
Gli astronauti virtuali potranno comunque consolarsi perché, al termine del viaggio, è previsto un gettone di circa centomila dollari a testa. Senza contare che il vitto e l’alloggio, per questi diciassette mesi, è pagato.
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