Un film sull'amore assoluto di un padre e di un figlio.
Un uomo diventato genitore già anziano che sublima la propria angoscia in una storia di fantascienza che pur assomigliando a tanto cinema postapocalittico, se ne discosta grazie alla sua essenzialità di sentimenti ed emozioni, nonché anche in virtù di una grande lungimiranza filosofica.
È in questo terreno fertile, ma complesso che nasce The Road - La Strada, film estremamente fedele all'omonimo libro di Cormac McCarthy.
Interpretato in maniera perfetta da Viggo Mortensen nel ruolo del padre e dal giovane Kodi Smit-McPhe in quello del figlio, il film racconta il viaggio della speranza dei due verso Sud. Alla volta di quello che resta dell'America dopo un incidente globale non meglio identificato che ha messo uno stop alla storia della razza umana.
Anche se, per tutta una serie di limitazioni evidenti dell'adattamento, il film non riesce a restituire la stessa voce del romanzo, l'approccio del regista John Hillcoat è assolutamente apprezzabile nell'avere evitato di fare di questo lavoro l'ennesima variazione sul tema dell'apocalisse.
Le questioni filosofiche aperte dalla vena fantascientifica di McCarthy si rispecchiano in un film complesso ed emozionante, in cui ogni passo è una conquista e ogni incontro un possibile incubo.
Il tema di The Road non è solo quello della sopravvivenza, bensì che cosa significhi davvero essere umani e se - quello che ci distingue dalla brutalità e dalla crudeltà - non è anche la capacità di avere fiducia negli altri.
In questo senso un film estremamente riuscito che oltre ad essere perfetto nel suo ricreare l'atmosfera del romanzo, ne amplifica le istanze emotive raccontando una storia intima ed universale, sullo sfondo di un disastro che rappresenta la fine di tutto.
La strada che dà il titolo al romanzo, grazie alle possibilità infinite della grande fantascienza, diventa una metafora perfetta delle incognite che ogni padre e ogni figlio si trovano ad affrontare sul proprio cammino verso il futuro e in direzione dell'ignoto.
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