Uscirà a giugno il trentacinquesimo e ultimo numero di MySpace Dark Horse Presents con una delle più singolari e travolgenti storie della testata. Per anni Dark Horse Presents è stato un appuntamento con nuovi talenti e collaborazioni particolari che hanno dato vita ad alcuni dei fumetti storici di fine millennio. Nata come prima testata della nuova casa editrice verso la metà degli anni ottanta, DHP ha visto nascere fumetti come il Concrete di Paul Chadwick o i Next Men di John Byrne fino ad arrivare al primo ciclo di Sin City di Frank Miller, accalappiandosi nel frattempo un Eisner come migliore titolo antologico. MySpace ha deciso di collaborare con la casa editrice per ricreare la fucina di idee della testata originale sul web e in modo gratuito, con un progetto che si va a concludere proprio il prossimo mese dopo aver ospitato autori del calibro di Ron Marz e Joss Whedon.
S.H.O.O.T. First di Justin Aclin e Ben Bates è l'opera scelta per chiudere il ciclo. La Secular Humanist Occult Obliteration Taskforce, spiega Aclin, è una squadra composta da atei militanti che ha il compito di cacciare e distruggere le minacce sovrannaturali, soprattutto quelle a sfondo religioso, nelle quali i suoi stessi membri non credono. Demoni malvagi o angeli piumati non fanno differenza per la squadra, sono tutti problemi da risolvere nel modo più diretto: sparando.
Aclin, il giovane scrittore dietro al progetto (Twisted ToyFare Theater, Hero House), spiega che, pur essendo intrigato da un team destinato a confrontarsi con minacce di tipo mistico, allo stesso tempo non voleva rimanere invischiato nei vecchi stilemi del genere. Da Van Helsing in poi infatti ogni cacciatore di esseri arcani affrontava i suoi nemici al loro stesso livello: croci e aglio per i vampiri, pallottole d'argento per i lupi mannari. I membri della S.h.o.o.t. invece, partendo dal fatto che non credono alla natura di quanto combattono, approcceranno ogni incontro con una nuova filosofia: pallottole e scienza.
Ci troveremo di fronte insomma una sorta di CICAP armato in un'atmosfera profondamente satirica e scanzonata che riesce a fornire, in modo leggero ma profondo, uno scorcio cinico sui temi del soprannaturale. Ottimo lavoro anche da parte di Ben Bates che, pur venendo da una scuola stile manga (Sonic the Hedgehog), riesce ad adattare il suo stile grafico alle particolari esigenze dell'autore. Se vi siete stancati dello stile calmo e tranquillo di Piero Angela, non mancate all'appuntamento con questo fumetto.
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