L’isola scolpita è il secondo romanzo di Donato Altomare pubblicato da Edizioni Della Vigna. Ha il compito di inaugurare la collana Cocktail. Altomare è noto tra i lettori di fantascienza in quanto milita nel campo sin dal 1980 con un gran numero di racconti pubblicati da riviste amatoriali e professionali. Ha vinto l’edizione 2000 del Premio Urania con il romanzo Mater Maxima. Con Il dono di Svet ha vinto quella del 2008. Nel 2005 con Surgeforas ha vinto il Premio Le Ali della Fantasia.
Altri suoi lavori sono: Il fuoco e il silenzio (Perseo Libri – 2005), E la padella racconta (Delos Books – 2004), Uno spettro, probabilmente (Mondo Ignoto – 2003) e il recente L’albero delle conchiglie (Tabula Fati – 2008). La sua attività letteraria non si limita alla fantascienza, ma spazia dal fantastico alla poesia. È stato tradotto nella Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Serbia, Montenegro, Albania, Ungheria, Finlandia e Slovenia. Donato Altomare ama definirsi un “narratore”. Nella sua scrittura si rifà alla tradizione orale e scrive in modo tale che il lettore possa “vedere” quello che racconta.
Edizioni Della Vigna ha già pubblicato un suo romanzo, Vladimir Mei, libero agente, che ha vinto il Premio Italia 2009.
L'isola scolpita si svolge in Italia e ci racconta di una isola che appare periodicamente al largo di un paese siciliano. Un testo a tratti poetico e a tratti tra il fantastico e l’horror, una favola per adulti che merita di essere letta. Il volume è corredato da una completa biobibliografia dell’autore.
La quarta di copertina. Un'isola, che periodicamente appare al largo di un paesino siciliano per poi essere di nuovo sommersa dai flutti. Un'isola che sembra contenere la storia di tutta l'umanità. E un giovane che non può sfuggire al proprio destino, costretto da un sogno a recarsi laggiù, perché "a volte il sogno è la vera realtà, mentre ciò che si crede sia la vita normale non è altro che incubo".
Donato Altomare, L’isola scolpita (2010)
Edizioni Della Vigna, collana Cocktail 1, pagg. 118, euro 8,90
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