Sulla rivista Robot sono apparsi diversi racconti interessanti: il numero 56 ha visto la riedizione di un classico di Vittorio Curtoni, Ritratto del figlio, amaro apologo postnucleare. Non sono mancati gli inediti: Copia d'artista, di Giorgio Burello (vincitore del Premio Robot 2008), Anniversario di Silvia Castoldi e L'eroe dei mille mondi, con Clelia Farris che stavolta si cimenta in una storia breve, peraltro con ottimi risultati.Il numero 57 ospita due nomi molto noti nel panorama fantascientifico italiano: Alberto Cola con Nove lacrime e Lanfranco Fabriani con Agente Mariani: si vive solo due volte, nuova avventura del ciclo UCCI, l'Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano.Tre gli autori italiani apparsi sul numero 58 di Robot: Le donne di Onfale è la ristampa di un lungo racconto fantarcheologico di Giulio Raiola, mentre La spirale del silenzio, di Francesco Verso, racconta di una droga molto particolare.L'ultimo racconto di questo numero è di Adriana Lorusso, autrice pubblicata prima in Francia e poi in Italia, percorso raro se non unico per una autrice italiana, ma ho la sensazione che Memorie perdute, una storia sulle opportunità e sui pericoli insiti nella cancellazione dei brutti ricordi, non resterà a lungo la sola storia di questa scrittrice pubblicata nel nostro paese.Veniamo ora alla casa editrice che rappresenta un po' il paese di bengodi degli autori nostrani: nelle sue numerose collane Elara Libri, l'erede di Libra e Perseo, ha presentato, come sempre, un nutrito numero di italiani, scrittori collaudati ed esordienti fianco a fianco, in cerca di successo o di conferme.Cominciamo da Narratori Europei di SF, che ha presentato a inizio anno l'antologia I segreti dell'astronave, volume che ha continuato la tradizione delle raccolte di autori storici della fantascienza italiana.
L'antologia raccoglie la totalità della produzione di Cesare Falessi, scrittore, giornalista scientifico, sceneggiatore, regista ma soprattutto fondatore e direttore di Oltre il Cielo, rivista che segnò gli anni a cavallo tra i cinquanta e i sessanta, un doveroso omaggio a uno scrittore dai molti pseudonimi, ancora oggi leggibile e originale.
Autrice della nuova ondata fantascientifica nazionale è invece la bolognese Debora Montanari, il cui romanzo La luna di Chrysos costituisce il secondo capitolo di un avventuroso ciclo di science fantasy, dove il destino della Terra è legato a quello di un mondo parallelo, l'esoterico Chrysos.
Alla sua terza apparizione in questa collana è invece Nino Salamone, che dalle scenari postcatastrofiche de Il pianeta degli scheletri e 2084 è passato a raccontare, nel romanzo Le verdi foglie dell’estate, la lotta tra Uter, gli umani “biologici” e i Forman, minoranza artificialmente potenziata, élite telepatica che governa in maniera ferrea il mondo.
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