Il regista dei primi due Harry Potter e produttore del terzo Chris Columbus, torna al genere fantasy con il primo capitolo di quella che potrebbe risultare una possibile nuova franchise di film, legati alle suggestioni dell'antichità classica.

Percy Jackson e i gli Dei dell'Olimpo: Il Ladro di Fulmini presenta, però, un'ambientazione più 'matura' rispetto ai romanzi di Rick Riordan dove il protagonista è davvero un coetaneo del piccolo Harry Potter.

Qui, invece, siamo nel pieno delle tempeste ormonali dell'adolescenza e Percy è un adolescente dislessico e sfigato che vive con sua madre e il patrigno.Unico amico è un ragazzo che cammina con delle grucce e il suo vero divertimento è starsene il più possibile in piscina dove, dice, 'riesce finalmente a pensare'.

Un giorno, però, durante una visita al museo, il ragazzo viene attaccato da una supplente che trasformatasi in un essere mitologico, ovvero la Furia, una di quelle che avevano perseguitato Oreste, prova ad ucciderlo chiedendogli dove ha nascosto 'la folgore olimpica'.

Ovviamente non crede a quello che vede, ma mentre la realtà che aveva sempre creduto di conoscere si trasforma velocemente, Percy deve anche accettare di avere vissuto una bmenzogna e che il mondo da cui è circondato è popolato ancora dai personaggi della mitologia classica, trasferitisi, secolo dopo secolo, negli epicenti del potere mondiale.

Sebbene a costante rischio di trasformarsi in quella che volgarmente viene chiamata 'americanata', Percy Jackson è un film molto divertente e spettacolare, che pur essendo puramente commerciale, propone trovate piacevoli in cui la nostra modernità viene riletta attraverso gli occhi della classicità.

E' così che a Las Vegas il Lotus Casino è l'equivalente dei lotofagi dell'Odissea ed è anche così che la bocca dell'Inferno è collocata sotto la scritta Hollywood.

Pieno di humour e senza troppe pretese, Percy Jackson è un film brillante e spettacolare dove le inquietudini delle famiglie allargate si confondono con le scappatelle degli Dei dell'Olimpo, i loro amori e le loro ire che possono scatenare guerre in grado di distruggere l'umanità.

Percy Jackson recupera una sorta di 'spirito anni Ottanta' dove un'avventura molto 'casual' si sublima attraverso le leggende del passato e le istanze aperte dal presente vissute da un eroe improbabile rappresentato da un ragazzino come tanti che, invece, scopre di essere uno dei 'pochi'.

Un film tutt'altro che dark, che recupera in un certo senso il gusto puro di azione e avventure incrediibili, aggiornandolo e rivendolo, da film come 'I goonies' di cui - non a caso - proprio Columbus era stato sceneggiatore.