- gli inquietanti graffiti sui muri che gli uomini del futuro devono interpretare;- gli animali selvaggi, che nel corto sono però imbalsamati, mentre nel film di Gilliam sono i padroni del mondo di superficie;
- l'omaggio a Vertigo di Hitckcock.
A suggestionare gli spettatori è anche un ottimo cast. Bruce Willis, in quel periodo al suo apice come divo di film d'azione, è ben diretto e si rivela insolitamente versatile, offrendo una valida prestazione; Brad Pitt, molto efficace nel ruolo dello schizofrenico Jeffrey Goines - tra le leggende che girano sul film c'è quella che narra che Gilliam impedisse a Pitt di fumare, in modo che fosse più credibile nel ruolo; Madeleine Stowe è forse l'anello debole della catena ma alla fine è funzionale al ruolo assegnatole. Riferimento dei giovani è Christopher Plummer, nel ruolo del padre di Jeffrey. Da segnalare infine due validissimi caratteristi, ossia David Morse, nel ruolo del Dottor Peters e Irma St. Paule, nel ruolo di una delle dottoresse che rimanda Cole indietro nel tempo. L'ultimissima scena, della quale sono protagonisti, è tutt'ora una delle più discusse dai cultori del film e della fantascienza. Sul set del film è stato realizzato, da Keith Fulton e Louis Pepe, il documentario The Hamster Factor and Other Tales of Twelve Monkeys, inserito nelle edizioni DVD, voluto dallo stesso Gilliam come testimonianza del processo creativo.
Il film ha comunque avuto ottimi riscontri di critica e anche parecchi premi e nomination. Brad Pitt si aggiudicò il Golden Globe 1996 come miglior attore non protagonista e la nomination agli Oscar lo stesso anno. Venne nominato anche ai Premi Hugo e si aggiudicò tre premi Saturn: miglior film di fantascienza, miglior attore non protagonista (sempre Brad Pitt) e migliori costumi. Ottennero la candidatura nelle rispettive categorie anche Bruce Willis, Madeleine Stowe e gli sceneggiatori.
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