È in libreria l'ultimo lavoro di una giovane autrice che con soli tre romanzi si è conquistata grande fama e migliaia di lettori. Parliamo della francese Lolita Pille e di La città del crepuscolo (Crépuscule Ville, 2008) con il quale conferma le sue doti di scrittrice e critica della moderna società. Definita, a ragione, “l’enfant terrible” della narrativa francese, nel nuovo romanzo la Pille ci narra le avventure di un poliziotto, Syd Paradine, che agisce a Clair-Monde, la città del crepuscolo.
Il tutto si svolge in un prossimo futuro dove imperano il cyber-sesso, la realtà ipermediatica, il culto dell'apparenza, il libero commercio di sostanze psicotrope, la pedofilia e l'eugenetica, e in cui tutto sembra essere predisposto in funzione di una felicità obbligata che non ammette eccezioni: il dolore è una macchia, una colpa, un'eventualità da bandire... La città del crepuscolo è al contempo romanzo di fantascienza, romanzo noir, satira della società contemporanea e feroce attacco al ventre molle dell'Occidente. La cattiva ragazza di Hell stavolta non salva nessuno: nelle sue pagine, tra le pieghe del suo cinismo, si specchiano le contraddizioni e i paradossi del mondo che verrà.
L’autrice. Lolita Pille è nata a Sèvres nel 1982. Scrittrice precoce, a sette anni componeva già poesie. A soli diciassette anni aveva già scritto il suo primo romanzo, Hell, che verrà pubblicato nel 2002 diventando immediatamente un caso letterario. In questo romanzo narrava i tanti vizi e le poche virtù delle benestanti adolescenti francesi. Conferma poi le sue grandi doti con Bubble Gum.
Con La città del crepuscolo dimostra ancora una volta di essere una scrittrice di talento. Tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Fazi Editore.
La quarta di copertina. Benvenuti a Clair-Monde, la città del crepuscolo. Syd Paradine è un poliziotto di serie B, un impenitente alcolista che indaga su un suicidio collettivo di obesi avvenuto in una città dove il sole ha smesso di splendere e la corruzione regna. Accanto a questo eroe maudit si schiude una conturbante figura femminile, Blue: una donna che custodisce segreti inconfessabili ed è una promessa d'amore in un mondo senza speranza. Perché in questo futuro prossimo dove imperano la realtà ipermediatica, il cyber sesso, il culto dell'apparenza, il libero commercio di sostanze psicotrope, la pedofilia e l'eugenetica, tutto sembra essere predisposto in funzione di una felicità obbligata che non ammette eccezioni: il dolore è una macchia, una colpa, un'eventualità da bandire. Ma nell'aria rarefatta e artificiale di questa esistenza Syd Paradine non trova pace. Ed è questo il suo errore e la sua salvezza.
Lolita Pille, La città del crepuscolo (Crépuscule Ville, 2008)
Traduzione Stefania Ricciardi, Fazi Editore, collana Le Vele 97, pagg. 302, euro 17,50
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