Durante questa settimana si è parlato ancora molto di Avatar. Il film di James Cameron, mentre non guardavamo, ha continuato imperterrito a incassare soldi e a scalare classifiche: ora è a 2.250 milioni di dollari, è ampiamente il film che ha incassato di più di tutti i tempi in USA, nel mondo e anche in Italia, dove si avvia a doppiare il traguardo dei 50 milioni di euro.

Questa settimana ha destato molto interesse la versione "4D", proiettata in Corea e arricchita anche da effetti "odorosi" e di altro genere:

Avatar, adesso c'è pure il 4D!

Avatar, adesso c'è pure il 4D!

Articolo di Maurizio Del Santo Lunedì, 8 febbraio 2010

La creatura di James Cameron viene proiettata in Corea in una nuova versione ultrarealistica, cioè arricchita da effetti speciali fisici.

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Si è parlato anche del seguito di Avatar, ma la notizia che ha fatto più discutere è stata quella riguardo a un altro sequel:

Watchmen 2? Non è un'ipotesi assurda

Watchmen 2? Non è un'ipotesi assurda

Articolo di Alessandro Murè Mercoledì, 10 febbraio 2010

Si moltiplicano le voci che vorrebbero DC pronta a impegnarsi in prequel e spin-off del fumetto, mentre Warner starebbe accarezzando l'idea di un sequel sul grande schermo.

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Altri supereroi e ancora sequel in abbondanza questa volta per Christopher Nolan:

Nolan pigliatutto: a lui Batman 3 e Superman 3.0?

Nolan pigliatutto: a lui Batman 3 e Superman 3.0?

Articolo di Leo Lorusso Venerdì, 12 febbraio 2010

Durante le riprese di Inception, Christopher Nolan avrebbe proposto a Warner Bros la sceneggiatura del terzo Batman. Risposta della major: perché non ti occupi anche di resuscitare Superman?

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E si parla anche del sequel di Star Trek, con alcune persone che vorrebbero essere della partita:

I capitani vogliono tornare in plancia

I capitani vogliono tornare in plancia

Articolo di Alessandro Murè Venerdì, 12 febbraio 2010

Nel momento in cui gli sceneggiatori si mettono all'opera in vista del nuovo Star Trek previsto per il 2012, Patrick Stewart, Kate Mulgrew e Scott Bakula esprimono la loro disponibilità a far parte del progetto.

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Nel sommarietto alludevamo alla notizia che ha fatto più scalpore nell'ambito televisivo: anche David Goyer, dopo Brannon Braga, lascia la nave che affonda:

David Goyer fuori da FlashForward

David Goyer fuori da FlashForward

Articolo di Maurizio Del Santo Martedì, 9 febbraio 2010

Dopo Mark Guggenheim, uno dei creatori della serie, anche il suo sostituto abbandona il progetto senza dare molte spiegazioni.

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Sull'ambito della letteratura purtroppo la settimana è stata funestata da un nuovo lutto. Dopo Kage Baker, scoparsa la settimana scorsa, si è spendo William Tenn, uno dei più brillanti scrittori degli anni sessanta.

Addio a William Tenn

Addio a William Tenn

Articolo di Alberto Priora Martedì, 9 febbraio 2010

Lo scrittore, il cui vero nome era Phil Klass, è morto domenica. Aveva 89 anni. È noto soprattutto per i racconti, con i quali riuscì a stregare anche grandi autori come Theodore Sturgeon.

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Questa settimana è uscito il numero 121 di Delos Science Fiction, con uno speciale su Astroboy:

Un piccolo robot, tra Pinocchio e Frankenstein

Un piccolo robot, tra Pinocchio e Frankenstein

Articolo di Alessandro Montosi Lunedì, 8 febbraio 2010

La saga di Astro Boy di Osamu Tezuka, dal manga all'anime fino al recente film di David Bowers.

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E una intervista nientemeno che con Peter Jackson:

Un Alieno a Hollywood. Intervista a Peter Jackson

Un Alieno a Hollywood. Intervista a Peter Jackson

Articolo di Marco Spagnoli Venerdì, 12 febbraio 2010

Il regista della trilogia de Il Signore degli Anelli, torna sul grande schermo con Amabili Resti.

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Infine proponiamo una grande discussione a base scientifica: ci sono criteri per prevedere se un eventuale contatto con una specie aliena sarebbe pericoloso o meno?

E se gli alieni volessero sterminarci davvero?

E se gli alieni volessero sterminarci davvero?

Articolo di Maurizio Del Santo Mercoledì, 10 febbraio 2010

L'interrogativo non arriva da appassionati un po' troppo ansiosi o preda di fantasie, ma da uno dei migliori astronomi inglesi. Provocazione o preoccupazione reale?

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Buona lettura.