
Tra il pubblico oltre a parecchi appassionati di fantascienza letteraria e curiosi giocatori, anche prestigiosi addetti ai lavori, già presenti pure al precedente incontro, come Giuseppe Lippi, Franco Brambilla e Giuseppe Festino.
Catani ha quindi nel tempo a sua disposizione parlato non solo del libro, un'opera dalla lunga gestazione, come sanno i nostri lettori, ma anche del suo rapporto pluridecennale con la fantascienza, forma di letteratura che ha sempre cercato di diffondere, non solo scrivendo racconti e romanzi, come gli Universi di Moras, primo vincitore del premio Urania, ma anche svolgendo un ruolo attivo nel fandom, partecipando alle convention e promuovendo finanche antologie scolastiche a tema fantascientifico.
Senza quindi avvertire il tempo che passava, ci siamo ritrovati alla fine della prima giornata. Un folto gruppo di partecipanti si è recato in un vicino ristorante, dimostrando ancora una volta la predilezione dei fantascientifici, ma anche dei giocatori, alla buona tavola e alla

Il secondo giorno mi ha visto impegnato, durante la mattinata, a giocare ad altre frenetiche partite a Space Alert. Abbiamo salvato l'astronave, non senza qualche patema. Ma sbagliando s'impara. Assisto anche a una spiegazione fiume delle regole di un gioco che a dire il vero mi intriga parecchio, Twilight Imperium. Una summa di complessi meccanismi strategici, diplomatici e di gestione risorse, che confluiscono in uno scenario degno delle migliori Space Opera. Peccato che non riesca neanche a cominciare la mia prima partita, perché nel momento in cui si è riuscito a radunare un gruppo abbastanza numeroso di giocatori intorno al tavolo, l'inizio degli altri incontri letterari, e quindi il richiamo al mio “dovere di cronaca” mi riporta nella sala conferenze. Peccato. Ringrazio ancora i ragazzi che pazientemente mi hanno spiegato il gioco. Prima o poi ci giocherò. Promesso.
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