Kage Baker è deceduta nelle prime ore del mattino di domenica 31 gennaio. Dopo la scoperta di un primo cancro all'utero, la scrittrice era stata operata il 26 dicembre per la rimozione di un tumore maligno annidato nel cervello. Anche se la fase chirurgica era andata a buon fine, la chemioterapia non aveva impedito il formarsi di una nuova entità maligna sempre nel cervello e altre minori a livello dei polmoni.
A metà di gennaio la Baker, persona timida e riservata, aveva autorizzato la pubblicazione online di una lettera della sorella Kathleen in cui veniva descritta la situazione, giudicata grave e ormai già irreversibile.
Solo il 27 gennaio una nuova comunicazione della sorella veniva pubblicata sul sito Green Man Review (che tratta di letteratura legata all'Inghilterra) in cui era detto che l'utilità delle terapie era cessata, che i tumori continuavano a estendersi e che a Kage rimanevano, al massimo, poche settimane di vita. E che le avrebbe trascorse nella sua casa.
Di ieri la comunicazione finale, sempre di Kathleen. Sabato Kage aveva iniziato ad avere problemi respiratori e, dopo un'iniezione di morfina per calmare i dolori, è scivolata nell'incoscienza verso le otto di sera. Con lei, fino alla fine, un'altra sorella e le nipoti.
Per sua volontà gli organi saranno donati a un istituto di medicina che si occupa di addestrare i chirurghi, il corpo sarà cremato e le ceneri sparse sia da Catalina Island che dalla spiaggia di Plaskett Creek.
Proprio i luoghi che ha descritto, così bene, nelle sue opere.
Kage Baker era nata il 10 giugno del 1952 a Hollywood, California, dove è cresciuta prima di trasferirsi a Pismo Beach sull'Oceano Pacifico, a circa duecentocinquanta chilometri a nord di Los Angeles.
Il suo nome deriva dall'unione dei nomi delle sue nonne: Kate e Genevieve.
Dopo aver ricevuto un'educazione di tipo religioso, la Baker si dedicò a varie mansioni nel teatro, in particolare all'insegnamento dell'inglese elisabettiano usato nelle rappresentazioni. Proprio la sua passione per l'era elisabettiana (il periodo inglese associato alla vita della Regina Elisabetta, 1558-1603) la condusse a vent'anni di studi approfonditi e rappresenta una delle basi della sua fiction. L'altra è la passione per la letteratura, in particolare nata sui romanzi di Stevenson, Chandler, Melville e MacDonald.
Dopo l'esordio sulla rivista Asimov's Science Fiction nel marzo del 1997 (rivista che poi ospiterà più di venti opere legate proprio al ciclo che l'ha resa famosa), pubblica il primo romanzo alla fine dell'anno; si tratta di In the Garden of Iden (La Compagnia del Tempo, Urania 1432). Il libro introduce i cyborg praticamente immortali creati dalla fantomatica organizzazione della Dr. Zeus Inc., che dal futuro manda indietro nel tempo tecnici e risorse per trasformare in propri agenti alcuni esseri umani. La storia è ambientata nell'Inghilterra del sedicesimo secolo e ha come protagonista la giovane Mendoza, trasformata in cyborg dopo essere stata strappata da morte certa proprio dalla Compagnia.
L'atmosfera particolare, l'attenta ricostruzione storica, il fascino dei personaggi che continuano a incontrarsi e a scontrarsi nelle varie epoche e il mistero che si cela nei fini dell'organizzazione creano il successo della serie. Seguono altri romanzi: Sky Coyote nel 1999 (Coyote nel cielo, Urania 1455), Mendoza in Hollywood nel 2000 (Mendoza a Hollywood, Urania 1465), The Graveyard Game nel 2001 (Il futuro in gioco, Urania 1486), The Life of World to Come (2004), The Children of the Company (2005), The Machine's Child (2006), The Sons of Heaven (2007). La serie, almeno nella sua storia principale, è da considerarsi conclusa, anche se proseguivano le divagazioni sul tema.
La Compagnia appare anche nelle raccolte Black Projects, White Knights (I cavalieri del tempo, supplemento Urania 27), Gods and Pawns (2007) e nel romanzo breve Benvento nell'Olimpo, signor Hearst (Odissea Fantascienza 16 di Delos Books).
Tra le sue opere più recenti: The House of the Stag (2007, finalista al World Fantasy Award), The Empress of Mars (2009, versione romanzo ampliamento della novella dello stesso nome e vincitrice dello Sturgeon Award e finalista a Nebula e Hugo pubblicata come L'imperatrice di Marte su Odissea Fantascienza 20 di Delos Books) e The Hotel Under the Sand (2009).
Tra i lavori (forse) incompiuti lo steampunk Not Less than Gods, sempre legato alla Compagnia, e un vasto numero di racconti.
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