Dopo Avatar, il cinema sarà un'altra cosa? Effetti speciali digitali, animazione computerizzata, 3D, tutte le tecnologie stanno convergendo verso un obiettivo: annullare la differenza tra immagine filmata e immagine artificiale. Avatar è forse il primo lungometraggio che ha il coraggio di fare questo passo. E forse d'ora in poi il cinema non sarà più lo stesso. E forse, aggiungeremmo noi, il punto preoccupante è proprio il passo che il cinema di fantascienza compie ancora in direzione della spettacolarità e ancora una volta allontanandosi dalla qualità e dalla complessità della scrittura.
Lo speciale di questo numero è obbligatoriamente dedicato al nuovo film di James Cameron. Ma spazio è dedicato anche all'ultima discussa serie del fortunato franchise di Stargate, SGU, o Stargate Universe, che con coraggio abbandona lo stile delle serie precedenti e si avvia sulla strada tracciata da Battlestar Galactica.
E poi due scrittori italiani: Mario Farneti, che torna nelle librerie con Imperium Solis, un romanzo del suo genere preferito, la storia alternativa, e Ugo Malaguti, colonna della fantascienza in Italia, editore, traduttore e scrittore di qualità.
Questi e altri i contenuti di Delos Science Fiction numero 120, uscito sul web a gennaio, disponibile per gli iscritti "plus" in versione da scaricare da un paio di settimane e ora anche pronto in versione su carta, per molti versi ancora il modo più comodo (almeno fino a domani sera, ora italiana) di leggere una rivista, con articoli più lunghi delle solite news e racconti (in questo numero l'alfiere italiano della fantascienza militare Maurizio Landini).
Ricordiamo che un numero costa solo 6,50 euro (meno di 6 euro per i soci) mentre con 26 euro ci si abbona a 5 numeri, su Delos Store: www.delosstore.it/riviste/scheda.php?id=30842
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