Ritorna il cineforum Fantafilm, che dopo le vacanze natalizie prosegue il suo miniciclo sul cinema catastrofico. L'appuntamento del 18 gennaio 2010 è con Testament, film del 1983, diretto da Lynne Littman.
Il film è ambientato nella cittadina di Hameline, California, che resta isolata in seguito alla probabile detonazione di un ordigno nucleare. Ma le informazioni sono frammentarie. La cittadina è isolata dal mondo. Il marito di Carol Wetherly è lontano e non si sa se farà più ritorno. Poi le radiazioni cominciano a seminare morte. La speranza di un ritorno alla vita normale comincia piano piano a scemare...
Primo film (girato per la rete pubblica televisiva PBS, poi distribuito nelle sale) sull'apocalisse diretto da una donna, il film evoca lo spettro della catastrofe atomica. Non mostra grandiosi effetti speciali come funghi atomici e devastazioni. Si avvale invece di personaggi ben costruiti, il cui punto di vista è quello dell'uomo comune che nulla sa di quanto sia avvenuto, testimone passivo di eventi più grandi di lui. Intensa la prova di recitazione di Jane Alexander, che per questo ruolo fu candidata all'Oscar. La contemporanea uscita di The Day After, film che puntava invece sugli effetti speciali e sul forte impatto visivo, tolse al film la ribalta che avrebbe meritato. Da vedere.
La regista. Lynne Littman, dopo l’esordio nel 1973, lavora con discontinuità. Sensibile e particolarmente attenta alle dinamiche tra i personaggi, nel 1983 gira Testament, una delle prime opere sulla catastrofe atomica. Il film, più intimista che spettacolare, viene trascurato dal pubblico a causa della contemporanea uscita di The Day After - Il giorno dopo di N. Meyer, preceduto da una rutilante promozione. Dopo un periodo di inattività durato quasi dieci anni, torna alla regia dedicandosi a personaggi femminili. Del 1999 è Having Our Say (Diciamo la nostra), delicato ritratto delle afroamericane e ultracentenarie sorelle Delany e della loro lunga lotta contro le discriminazioni razziali.
La proiezione si terrà alle ore 21 presso l'Arci 50, via Benaco 1, Milano. L'ingresso è libero con tessera Arci.
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