Dopo Avatar, il cinema sarà un’altra cosa? Effetti speciali digitali, animazione computerizzata, 3D, tutte le tecnologie stanno convergendo verso un obiettivo: annullare la differenza tra immagine filmata e immagine artificiale. Al di là della storia, della trama, del valore artistico del film, Avatar è forse il primo lungometraggio che ha il coraggio di fare questo passo. E forse d’ora in poi il cinema non sarà più lo stesso.

Lo speciale del primo numero del 2010 di Delos Science Fiction è obbligatoriamente dedicato al nuovo film di James Cameron, con tre articoli che si occupano del film, del regista e del videogioco.

Ma spazio è dedicato anche all’ultima discussa serie del fortunato franchise di Stargate, SGU, o Stargate Universe, che con coraggio abbandona lo stile delle serie precedenti e si avvia sulla strada tracciata da Battlestar Galactica. La serie ha già terminato in USA la prima mezza stagione ed è in attesa di riprendere in marzo, mentre in Italia andrà in onda da gennaio sul canale AXN di Sky.

E poi due scrittori italiani: Mario Farneti, che torna nelle librerie con Imperium Solis, un romanzo del suo genere preferito, la storia alternativa, e Ugo Malaguti, colonna della fantascienza in Italia, editore, traduttore e scrittore di qualità.

Completano il numero l'editoriale di Carmine Treanni che propone un confronto tra letteratura e cinema, le columns di Maurizio Del Santo sui terremoti tra realtà e fiction e di Alessandro Montosi sui rapporti tra George Lucas e la produzione fantastica giapponese, e infine il racconto di Maurizio Landini Le mie mani di sempre.

Online gratuitamente all'indirizzo www.fantascienza.com/magazine/delos/120/. Tra qualche giorno sarà disponibile la versione download per gli abbonati e tra un paio di settimane quella stampata.