Prosegue la moda di Hollywood di voler realizzare progetti cinematografici con contenuti di fantascienza (o perlomeno con contenuti fantastici) ispirandosi a giochi e giocattoli. Una moda che viene seguita soprattutto nella speranza di trovare il prossimo hit alla Trasformers che sia in grado di "trasformare" gli investimenti iniziali in milioni e milioni di dollari di incassi.
Se però è comprensibile la tendenza a usare brand di giocattoli (e in particolare le action figures) che magari hanno già avuto una o più incarnazioni fittizie sotto forma di serie animate o di fumetti, lascia perplessa quella di voler usare i diritti di giochi di società o da tavolo. Eppure ci sono progetti su Monopoly, film tratto dal gioco più venduto nel mondo in cui è coinvolto nientemeno che Ridley Scott e che dovrebbe svolgersi in un universo alternativo, su Risiko (in cui si vociferava di un coinvolgimento di Will Smith) e anche su Cluedo e Oujia (anche se qui si va in campo horror).
E poi c'è il film basato sulla Battaglia Navale. Già, proprio quella che tutti noi a scuola (tranne quelli seri che leggevano HG Wells sotto il banco) giocavano con carta e matita nelle ore di lezione, soprattutto quando si trattava delle materie più noiose. E dovrebbe anche essere un film di fantascienza.
Battleship, nella versione originale su carta venne concepito agli inizi del '900, ma l'inventore (tale Clifford Von Wickler) non lo brevettò. Il gioco venne così pubblicato in varie versioni e con differenti regolamenti, tra cui una della Milton Bradley nel 1943 chiamata Broadsides, the game of naval strategy con le tipiche griglie quadrettate dove mettere le navi. La MB (che ora è di proprietà della Hasbro) ha poi tenuto in commercio il gioco con continuità a partire dal 1967. Con il passare degli anni sono uscite anche edizioni elettroniche e anche videogiochi per tutte le piattaforme conosciute. Di per sé il concetto del gioco è adesso nel pubblico dominio.
Ma come farne un film? E perché di fantascienza?
La Universal Pictures, che produrrà il film, ha dato l'incarico del progetto al regista Peter Berg (di cui ricordiamo Hancock con Will Smith). Costui ha pensato che non ci sarebbero stati avversari migliori per le battleships, ovvero le corazzate, che pericolosissimi alieni chiamati Regents, che verranno realizzati in grafica digitale dalla Industrial Light & Magic.
Berg ha spiegato che si tratta di alieni che non combattono per conquistare la Terra, ma che anzi sono divisi tra di loro in una fazione più violenta e una pacifica. Vedremo le battaglie navali del film anche dal loro punto di vista, scoprendo non solo che hanno un livello tecnologico solo relativamente avanzato rispetto al nostro, ma che combattono perché bloccati sul nostro pianeta e incapaci di andarsene per un guasto tecnico/meccanico. Questo li porterà ad affrontare la marina terrestre in una serie di battaglie convenzionali.
Perché gli alieni? Sempre Berg ha spiegato che non gli sembrava verosimile girare un film in cui due nazioni dei nostri giorni, ma dotate di una flotta militare di qualità, decidessero di scontrarsi come se si trattasse della Seconda Guerra Mondiale. Gli USA contro la Cina? Gli USA contro Inghilterra e Giappone? Avrebbe poco senso che dispongano la loro marina per puro esercizio strategico.
Usando gli alieni, invece, il regista è sicuro di poter ricreare battaglie credibili dal punto di vista tecnico, in cui chi vince o chi perde lo fa in maniera altrettanto credibile per lo spettatore. Lo scopo è di non creare una situazione assurda che viene poi risolta in maniera assurda ma, come in District 9 o in War of the Worlds, far pensare a chi guarda che sta assistendo a una situazione vera.
L'uscita del film è prevista per l'inizio di luglio 2011 e sarà preceduta, nei piani del regista, da una campagna di marketing virale.
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