È di pochi giorni fa la notizia della cessazione definitiva (per quanto ci possa essere di definitivo nel mondo della televisione) di Dollhouse, creatura dolce e sfortunata a cui Joss Whedon aveva affidato le proprie ambizioni di riscatto dopo le chiusure di Buffy e Firefly. Purtroppo il pubblico non ha seguito Whedon sulla nuova strada, e la Fox non ha potuto fare altro che adeguarsi, chiudendo la serie alla seconda stagione, i cui episodi andranno in onda il prossimo dicembre. Ma cancellare tutto non dev'essere stato facile nemmeno per l'emittente, tant'è vero che è stata annunciata la decisione di mantenere vivo l'universo della serie creando un videogioco.
La definizione tecnica esatta è web-based alternate-reality game. Ovvero una costruzione web in grado di espandere l'esperienza televisiva aggiungendo l'interattività. Non è una novità: Lost è stato il primo serial a godere di un supporto giocabile anche sul web, e in grado di completare quanto narrato negli episodi. Recentemente alla lista dei serial il cui universo si è espanso in rete si sono aggiunti Fringe e ll nuovissimo Flashforward. Per Dollhouse si parla di un sito già pronto e che fa riferimento alla Rossum Corporation, la compagnia che sta alle spalle della Casa delle Bambole e che detiene il brevetto per la programmazione delle agenti.
Questa è solo la prima parte del Dollverse, come è stato subito ribattezzato. L'altra parte del gioco si trova in un altro curioso sito chiamato Ditch the Tech: aprendolo l'impressione è quella di trovarsi in un sito clandestino, una sorta di rifiugio costruito da chissà quali ribelli che cercano di mettere in guardia l'umanità dal pericolo delle Bambole. Il riferimento narrativo lo si troverebbe nella trama dell'episodio Epitaph One, relativo alla prima stagione della serie e mai andato in onda. Il sito presenta solo il filmato di una ragazza, sola e disperata, che racconta la sua versione dei fatti.
Il sito specializzato ARGN.com (acronimo che sta per Alternate Reality Gaming Network) fa anche una piccola rivelazione: nel codice sorgente di Ditch the Tech (cioé nelle istruzioni del linguaggio di programmazione con cui è stato costruito il sito), i programmatori avrebbero inserito la seguente frase: "Civilization will fall apart in the year 2019. The Rossum Corporation is responsible. It is already beginning at the L.A. Dollhouse right now. Don't let them wipe the future!". Ovvero: "La civiltà crollerà nell'anno 2019. La Rossum Corporation ne è responsabile. Sta già iniziando nella Dollhouse di L.A. Non permettetegli di distruggere il futuro!" Nel codice ci sarebbero inoltre altre indicazioni per trovare futuri indizi.
Insomma, per una serie che finisce un mistero comincia. I link ai due siti sono riportati fra le risorse di rete, in modo che tutti possano toccare con mano il fatto che giocare con le bambole non sempre è così innocuo come sembra.
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