Un hotel galattico, o meglio 'galactico'. Perché il primo hotel spaziale sarà realizzato da un’azienda spagnola, la Galactic Suite Proyects, che intende lanciarsi alla conquista di una delle poche frontiere ancora inesplorate del settore turistico, lo spazio. I costi per dare corpo alle suite galattiche non sono proprio 'astronomici': circa due milioni di euro, a fronte dei tre milioni che costerebbe il viaggio a ognuno dei potenziali trecentocinquanta turisti annuali.
I due milioni di euro di investimento iniziale comprendono l'acquisto di tre isole nei tropici e la costruzione delle strutture per permettere ai turisti spaziali di prepararsi alla prima uscita dall'atmosfera terrestre. Su uno dei tre atolli verrà installata anche la rampa di lancio della navetta, che trasporterà verso il futuro hotel sei persone a viaggio: due membri dell'equipaggio e quattro clienti.
"La Galactic Suite è concepita per offrire un'esperienza emozionante e trascendentale - afferma Xavier Claramunt, architetto spagnolo e ideatore del progetto. Lo spazio è di certo il mistero più profondo e più attraente per gli esseri umani, perché fa nascere interrogativi sulle nostre origini e sul nostro futuro. È per questo che il turismo spaziale avrà uno sviluppo enorme nei prossimi anni".
L'hotel in sé sarà fatto di moduli prefabbricati preparati interamente a Terra e poi assemblati nello spazio e avrà una hall, una stanza di lavoro per gli esercizi fisici, ma soprattutto una zona di osservazione e riflessione per potersi "affacciare sulla Terra, la visione più impressionante che si possa immaginare".
Durante l'allenamento ai tropici il turista imparerà anche a giocare con l'acqua in assenza di gravità e nell'hotel spaziale entrerà in una sfera trasparente piena di bolle, che potrà giocare a dividere e ricomporre in un'unica grande goccia, all'infinito.
Forse la vera attrazione sarà assistere dalla propria suite-capsula a quindici albe e altrettanti tramonti attraverso grandi finestre che permetteranno di osservare le orbite che l'hotel effettua intorno al pianeta Terra: una ogni 80 minuti.
Pronti a partire? No? Meglio contare le stelle dal proprio letto?
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