Parecchio materiale appartenuto alla scrittrice Octavia Butler, scomparsa nel 2006 all'età di 58 anni, è stato donato alla Huntington Library, una biblioteca che si trova nella città di San Marino in California.

La donazione era stata inserita qualche anno fa proprio dall'autrice all'interno del testamento, dopo che la curatrice dei manoscritti letterari dell'istituto, Sue Hodson, era entrata in contatto con lei. La Huntington Library è infatti specializzata nella raccolta di manoscritti e contiene una delle collezioni più vaste di tutti gli Stati Uniti di libri rari, stampe e fotografie che riguardano la letteratura inglese e americana: più di sei milioni di esemplari a partire dal medioevo. Migliaia di ricercatori la utilizzano ogni anno per i loro studi. La biblioteca contiene, tra l'altro, archivi di Charles Bukowski e Jack London.

Il materiale appartenuto alla Butler consta di trentanove scatole e di otto cassetti di raccoglitore da ufficio che contengono manoscritti, corrispondenza, fotografie, appunti e vario materiale. Il personale della biblioteca inizierà la catalogazione di quanto ricevuto in modo da renderlo disponibile per la consultazione già dal prossimo anno.

Non si può quindi escludere che ci siano anche racconti inediti che potrebbero essere pubblicati in futuro, anche se l'autrice ha affermato che preferiva di gran lunga scrivere romanzi e che odiava i racconti brevi.

Octavia Butler era nata nel 1947 ed è stata una delle poche donne afro-americane attive e di successo nel campo della fantascienza. Ha vinto due volte il Premio Hugo (nel 1984 con lo splendido racconto Speech Sounds) e nel 1985 con il racconto lungo Bloodchild) e anche due volte il Premio Nebula (1984 sempre con Bloodchild) e 1999 con il romanzo Parable of Talents.