In un mondo televisivo sempre più impietoso, dove se la tua serie non decolla in tre episodi, te la cancellano al volo, gli autori dei vari telefilm stanno distribuendo le loro guide alla visione, che vengono spesso chiamate le 7-8-9 cose da sapere su... o in questo caso specifico Tutto quello che dovete sapere su Flashforward, comunicato direttamente dalla voce di David Goyer, sceneggiatore e co-produttore dell'imminente serie made in ABC. Quindi ecco la vostra guida per la sopravvivenza dopo il viaggio avanti nel tempo, da evitare se non volete spoiler.
1- Non è Lost 2
Dice Goyer: "A parte il fatto che la serie è molto cinematografica e ci sono molti personaggi, sono certo che quando il pubblico vedrà il primo episodio, i paragoni cesseranno di esistere". Anche se ci tiene a sottolineare che ama Lost e apprezza il paragone.
A lui si aggiune Dominic Monaghan, l'ex (e prossimo) Charlie della suddetta serie: "E' ovvio che quando vai in onda sulla stessa emittente e hai le stesse aspirazioni, finisci con l'essere paragonato a Lost. Ma la serie lascerà velocemente la sua impronta personale e il pubblico vedrà la differenza tra i due mondi".
Certo non aiuta che ci siano ben due attori provenienti da Lost: sia Monaghan che Penny Widmore/Sonya Walger.
2 - È "grande" e "cinematico"
Nel pilot vedremo la semidistruzione di Los Angeles (come se fosse passato Jack Bauer, per intenderci): ci saranno un enorme incidente automobilistico, un elicottero che si schianta contro un palazzo e un aereo (probabilmente della Oceanic) che precipita in una strada principale della città. E come ciliegina sulla torta, ci sarà anche un autobus che affonda nel lago di un parco.
Goyer afferma di aver dovuto sfidare la resistenza di una certa mentalità televisiva, secondo la quale Non si fanno queste cose in tv e non puoi usare persone vere.
Al che lui ha risposto: "Non lo stiamo girando come un telefilm, ma come un film. E cavolo sì che lo faremo, per cui trovate un modo per realizzarlo".
3 - Non è fantascienza
Certo, dice Goyer, lo spunto lo è, ma il pubblico non avrà una risposta al come prima di due anni, per cui non ci si deve concentrare su questo aspetto. È una serie sulle ripercussioni, che lo sceneggiatore ha definito "intimamente epiche".
4 - È la storia di un uomo che combatte per evitare un futuro infernale
Jo Phiennes, che interpreta l'agente dell'FBI Mark Benford, nel suo futuro si vede di nuovo alcolizzato, divorziato, ossessionato da un caso irrisolto e inseguito da un assassino sconosciuto. E questo solo nel pilot.
5 - Non è un procedural
Ovvero, non avrà come sfondo le indagini dell'FBI, alla Fringe. È una serie su persone comuni e le loro vite dopo il viaggio avanti nel tempo.
6 - Non assomiglia a nulla che abbiate visto in tv.
Dice Marc Guggenheim, altro produttore della serie: "È una storia molto ambiziosa, con molti livelli, colpi di scena e cose interessanti che accadono. Ma non è un impenetrabile puzzle bizantino".
Insomma, Flashforward è Lost ma non è Lost, è Fringe ma non è Fringe, è fantascienza ma non è fantascienza, è pieno di misteri ma è basato sui personaggi.
Le dichiarazioni creano sicuramente interesse, speriamo che il pilot sveli infine la sua vera natura. Appuntamento al 24 di settembre.
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