Ritorna Scott Lynch, dopo un lungo silenzio. E, sorpresa, rientra nel mondo dell'editoria scegliendo la fantascienza invece che il fantasy. Il giovane autore americano, fattosi conoscere nel 2006 per la serie Bastardi Gentiluomini (finora sono usciti Gli inganni di Locke Lamora e I pirati dell’oceano rosso, Editrice Nord), è poi scomparso dalla scena per motivi personali. Nel 2009 era previsto il terzo volume della serie, The Republic of Thieves, ma pare sia slittato ai primi mesi del 2010. L'autore stesso fa sapere dal suo sito di stare bene e di avere “cinque progetti conclusi e messi in fila, come proiettili pronti per essere sparati”.
In attesa dei vedere i futuri volumi, probabilmente fatti di carta e pubblicati attraverso i canali tradizionali (dalla Bantam negli Stati Uniti, dalla Gollancz in Inghilterra), Lynch ha dato via a un progetto parallelo, interamente online, intitolato Queen of the Iron Sands, in pratica un romanzo a puntate pubblicato sul suo sito. Sono già disponibili i primi tre capitoli.
Protagonista della vicenda è Violet DeVere, una pilota di avanzati aerei da guerra che – al termine del secondo conflitto mondiale – non riesce a trovare uno straccio di lavoro. All'improvviso Violet viene rapita dagli alieni e segregata su Marte, dove si troverà a combattere contro un tiranno spietato. Tutto questo avviene al di là del Velo, una particolare tecnologia che nasconde ai terrestri la superficie del pianeta.
Queen of the Iron Sands è un'operazione che da una parte riporta indietro nel tempo, dall'altra apre le porte di quello che sarà il (possibile) futuro. Le tematiche, la grafica di presentazione e la pubblicazione a puntate consentono di avanzare un'analogia con i primi pulp magazine degli anni '10 e '20, del resto richiamati indirettamente dallo stesso autore (“...nel 2008 ha sognato di aver scritto un romanzo. Era una sorta di pulp, con avventure all'insegna dell'eccesso, salti fra un pianeta e l'altro, pistole laser scintillanti...”). Si potrebbe quasi stabilire un parallelo, a quasi cent'anni di distanza, con la pubblicazione seriale di A Princess of Mars di Edgar Rice Burroughs su All Story Magazine (1912), il paradigma di ciò che furono i pulp: narrativa incentrata sugli eventi, trame lineari, personaggi eroici dai pochi tratti ben delineati, ambientazioni esotiche, distinzione netta fra bene e male.
D'altra parte, in un'epoca in cui si interroga su quale possa essere il futuro dell'editoria, Queen of the Iron Sands è un esempio di come il rapporto fra autore e lettore si stia aprendo a nuovi canali. Moltissimi scrittori hanno ormai un loro blog (l'ultimo in ordine di tempo è quello di Frederick Pohl), le case editrici puntano da tempo anche sugli ebook (e a volte li regalano), i lettori – grazie all'online – possono partecipare al dibattito ed esprimere la loro creatività in maniera molto più rapida e disintermediata. Basta un click.
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