Laura, invece, è il nome della protagonista del racconto Fine di Silvia Castoldi: una famosa autrice di romanzi di fantascienza, pubblicati e scaricati da milioni di lettori in rete, a causa di una grave malattia condivide lo stesso destino della protagonista delle sue storie. Dopo aver ricevuto delle lettere minatorie da uno sconosciuto, decide di incontrarlo e insieme stabiliranno il loro destino. Un racconto poetico sul senso della vita e su come la realtà può rischiare, con le nuove tecnologie (second Life, facebook, etc.), di essere completamente sostituita dalla virtualità. Nel brevissimo racconto Big Bang (Live Music Pub), Irene Vanni inneggia alla musica Rock, al suonare dal vivo, a certi locali che a quanto pare nel futuro saranno sempre più rari.Roiter (una fiaba di Natale) di Antonia Romagnoli ha il sapore della favola, come indica lo stesso titolo. Due genitori ormai anziani organizzano per i loro due figli maschi una classica festa di Natale. Ad aiutarli ci sarà anche il loro desueto robot Roiter, oramai considerato dai due coniugi come un altro figlio, perché è con loro fin dall’inizio del loro matrimonio. Ma la realtà è tutt’altra: i coniugi, i figli e il robot non sono quel che sembrano.
Isaac Asimov e Robert Sheckley sembrano gli ispiratori di questo racconto che da fiaba nostalgica si trasforma in un sarcastico incubo futuristico, in cui il Natale è solo un “regalo” come tanti altri.
Forte: ci sembra l’aggettivo più giusto per descrivere Il modo migliore di Selene Verri. In un prossimo futuro, il problema della sovrappopolazione del nostro pianeta viene risolto in un classico modo: la morte dei suoi abitanti viene tirata a sorte. Ma la protagonista di questa storia, condannata a morte, sceglie di realizzare il suo ultimo desiderio in un modo davvero singolare e coinvolgerà nientemeno che le alte sfere della Chiesa.
Quest’antologia di Delos non poteva non ospitare un’esordiente: Danila Caputo in La condanna utilizza una classica figura dell’horror, come il vampiro, in una storia di fantascienza. Lux, la protagonista del racconto, è un’umana trasformata in vampiro che fa parte di una squadra di killer al soldo del Governo Centrale della Galassia, utilizzata in questo caso per eseguire una condanna.
Manodifuoco di Milena Debenedetti è una storia che si potrebbe definire d’amore e di guerra: sullo sfondo di una battaglia tra Mutanti e gli Inalterati del pianeta Lavernia, si stagliano le figure di due innamorati Manodifuoco e l'Uomo di Gelo. Un racconto poetico in cui la diversità diventa la forza dei protagonisti.
La storia, o meglio la psicostoriografia, è invece la protagonista di Massima entropia di Anna Feruglio Dal Dan, che purtroppo – pur accompagnando l’uomo del passato come quello del futuro – non riesce a insegnare che la guerra è un mare assoluto e che non serve a lenire l’odio che si può innescare tra esseri viventi simili in tutto e per tutto, tranne che per il nome che li identifica.
Una classica storia di cloni, invece, è quella che ci propone Paola Preziati Scaglione con Il sorriso di Alo, ma una storia dal tono fantapolitico che riporta alla mente alcune tematiche dickiane.
Queste brevi note non pretendono e non danno conto della brillantezza di questi racconti, ma possono dare al lettore il senso della varietà che nell’insieme intendono offrire al lettore. Racconti diversi per tematiche e stili, ma che hanno in comune l’essere fantascienza forgiata dalla sensibilità tutta femminile.
Permettetemi, dunque, di ringraziare tutte le autrici di quest’antologia che hanno contribuito con la loro creatività a rendere unico questo numero speciale di Delos.
Uno speciale ringraziamento, infine, va a Franco Brambilla, abituale illustratore di Urania, autore della bella copertina di questo numero della nostra rivista.
Non mi resta che augurare buona lettura… all’insegna di Delos.
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