Moon vince il Michael Powell Award per il miglior nuovo lungometraggio britannico all'Edinburgh International Film Festival. Regista: Duncan Jones. Non vi dice nulla? Sappiate allora che il suo nome completo è Duncan Zowie Haywood Jones, figlio di David Bowie, altrimenti conosciuto come Zowie Bowie. E, per il suo esordio dietro alla macchina da presa, ha scelto proprio la fantascienza.
La giuria, di cui faceva parte anche Frank Langella (quest'anno candidato all'Oscar per Frost/Nixon - Il duello), ha motivato così la scelta: “Premiamo Moon per il suo potere visionario e per la solida regia, così come per lo stile ispirato con cui ha trasceso il genere. La performance di Sam Rockwell dà corpo alla complessità di emozioni che caratterizza il film e all'avvincente prospettiva filosofica”.
Niente male per un esordiente, soprattutto vista la precedente bella figura al Sundance di New York, dove – oltre ad arrivare secondo – Moon è stato anche il primo film a essere venduto per la distribuzione (se l'è accaparrato Sony Picture Classics).
Moon racconta la storia di Sam Bell (Sam Rockwell, appunto), impiegato spaziale che sta per tornare a casa dopo tre anni trascorsi sulla Luna a estrarre una sostanza preziosa per l'energia sulla Terra. Pochi giorni prima della partenza, iniziano le allucinazioni: Sam si interroga sulla sua vera identità, anche grazie a un ritrovamento davvero singolare. In ciò non può aiutarlo il suo unico compagno, il robot Gertie (a cui ha dato la voce Kevin Spacey).
Siamo di fronte a un nuovo David Bowman? Giudicate voi dal trailer (e sperate di vederlo in Italia, visto che al momento non ci sono accordi per la distribuzione).
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