Sulla stazione i profughi sarebbero stati accolti e rifocillati, e poi avrebbero potuto ricongiungersi alle loro famiglie. Non sarebbero stati venduti come schiavi dalla Mafia: questa volta, invece di condannarli, Orso li aveva liberati. E pur con un certo imbarazzo interiore, Hugh ne era felice.Gli piangeva il cuore di dover abbandonare la sua vecchia nave, ma non poteva fare altrimenti: ormai la Sosumi era spacciata.
Nello spazio centauriano la Mafia non avrebbe mai smesso di darle la caccia. Oltre il confine di Proxima poi, i denebiani non aspettavano altro che farla a pezzi.
Il Silver Dolphin, invece, gioiello della tecnologia interplanetaria, era potente e incensurato e li avrebbe portati oltre il limite della galassia.
* * *
Qualche ora più tardi, la nuova nave - battezzata Sosumiagain in memoria della vecchia bagnarola che si era sacrificata per salvarli - fendeva lo spazio interstellare senza produrre neppure una vibrazione. Max se ne stava a mollo nella vasca a idromassaggio personale, godendosi il tepore dell'acqua e sognando eroiche avventure tra le stelle, piene di belle donne e di facili occasioni di guadagno. Per la prima volta nella sua vita, si sentiva veramente libero.
La vita dello SpazioCargo non era affatto male, una volta che ci si faceva l'abitudine.
Un po' come la faccia pelosa di Hugh, detto Orso, il suo nuovo socio in affari.
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